Sarà un’icona raffigurante Sant’Antonio, dottore evangelico, con sullo sfondo la Basilica padovana, il dono-ricordo che la comunità di Gradisca d’Isonzo porterà alla Comunità del Santo. L’opera artistica, realizzata dall’iconografo Paolo Orlando, resterà così a ricordo di una giornata e di un avvenimento indimenticabile che entrerà nella storia per quel legame e gemellaggio che domenica 21 febbraio, Festa della Traslazione delle Reliquie, comunemente chiamata festa della Lingua, si compirà all’ombra della basilica pontificia. Quest’icona rappresenta Antonio con in mano il Vangelo, ma raffigura in senso più profondo che il Vangelo è diventato parte di Lui, anzi è diventato la sua stessa vita. Come dire che viene sottolineato il valore dell’umanità, perché l’Umanità è stata assunta dal Verbo, è diventata il luogo della rivelazione e della salvezza perché ha permesso l’incontro tra Dio e l’uomo.