«Un pezzo di carta che per muoversi necessita di un carburante fatto di impegno, spirito, responsabilità e volontà di mantenere le promesse». (Piero Calamandrei)
Anche da questo sito al nutrito gruppo dei neo diciottenni di Gradisca d'Isonzo, dalla foto, «simpatici e allegri» auguriamo ogni bene.
Il compimento del 18esimo anno infatti li fa entrare far parte a pieno titolo della comunità. La maggiore età è un traguardo importante che offre tanti diritti ma che li rende responsabili anche di tanti doveri.
Cogliendo l’occasione del ricordo del Centenario della Prima Guerra mondiale è bello riportare un passaggio di un discorso di sessant’anni fa del noto giurista che Piero Calamandrei, che a quel conflitto prese parte. In esso egli sottolineava ai giovani come l’art.34 dice:” I capaci e i meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi”. Eh! E se non hanno i mezzi? Allora nella nostra costituzione c’è un articolo che è il più importante di tutta la costituzione, il più impegnativo per noi che siamo al declinare, ma soprattutto per voi giovani che avete l’avvenire davanti a voi. Dice così:
E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”. E’ compito di rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della persona umana: quindi dare lavoro a tutti, dare una giusta retribuzione a tutti, dare una scuola a tutti, dare a tutti gli uomini dignità di uomo. Soltanto quando questo sarà raggiunto, si potrà veramente dire che la formula contenuta nell’art. primo- “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”.
Ecco l’augurio di trovare tutte le strade, lecite naturalmente, per impegnarvi in un lavoro, in una professione che risponda alle vostre attese, ai vostri sogni e desideri.
Lo sappiamo in questo tempo non è facile, ma questa è la sfida, questo è l’augurio e non venga comunque meno la capacità di sognare.
Il parroco