Il santo rosario e la S. Messa alla Madonna della Porta a settant’anni dall’evento che la rese celebre e ancor più venerata é stato l'appuntamento forse più significativo per la comunità.
L'episodio storico ancora da tanti ricordato, risale alla notte del 10 febbraio 1945, quando tre bombe alleate colpirono la cittadella, provocando grandi distruzioni ma senza fare vittime.
Tuttora è conservata in una teca, alla parete della Cappella, la scheggia che andò a conficcarsi nella Pala della Madonna troneggiante sull'altare. Un luogo prettamente militare, l’ex "Caserma alla Porta" divenuto così “santuario” per la città.
Nella sua omelia il parroco, prendendo lo spunto dal libro di Oriana Fallaci “La forza della ragione” nel quale manifesta il suo ateismo e laicità nei confronti del dio delle grandi tradizioni religiose, manifesta però al tempo stesso il suo stupore per la vicenda e il messaggio di Gesù di Nazaret da dire “lui mi convince, mi seduce a tal punto che non vi trovo alcun contrasto col mio ateismo e il mio laicismo.”
Il celebrante si è così agganciato a questo tema per una riflessione sulla Trinità, su quel Dio amore che anche la Vergine Maria, guardando suo Figlio, ha pian piano scoperto e accolto, al quale si é "convertita".
La preghiera alla Madonna della Porta, l’offerta dell’olio per la lampada votiva da parte della parrocchia alla famiglia Novelli che con amore cura il sito, e un caloroso ringraziamento a quest’ultima, ha concluso la bella serata del mese di maggio.