Grande festa a Gradisca per l’annuale appuntamento della Giornata del Ringraziamento celebratasi in una Chiesa di San Valeriano trasformata in un giardino autunnale. Alla presenza di una numerosissima assemblea, del sindaco e di altre autorità, il parroco ha celebrato l’Eucaristia, ricordando all’omelia come la giornata era, in altri tempi, la sintesi di tutta una serie di ringraziamenti o meglio di uno stile di vita che vedeva nella Provvidenza un valore fondante il lavoro e la vita famigliare e sociale. Dobbiamo recuperare questo valore ha detto don Maurizio, per non lasciarci andare non solo ad una visione meccanicistica del mondo, ma di fatto ad un vivere come se Dio non ci fosse, coltivando anche il passaggio da una fede in un Dio della natura a quella in un Dio della storia. Nella preghiera dei fedeli si è pregato per intenzioni particolari legate alla giornata e alla festa, nonché per il diacono Renato che ricordava i tredici anni di ordinazione diaconale, di cui undici vissuti a Gradisca. Al termine della liturgia, durante la quale sono stati portati all’altare i frutti della terra, sul piazzale della chiesa del Borgo Basiol sono stati benedetti i trattori schierati precedentemente e l’automezzo della protezione civile. Il momento conviviale è stato poi un’occasione per il rappresentante della Coldiretti per illustrare l’annata appena conclusa, ottima sotto tutti i punti di vista, ma penalizzata dalla crisi di mercato, dove nei vari passaggi della filiera il prezzo dei prodotti si moltiplica all’infinito, in maniera abnorme, penalizzando i consumatori, ma ancor prima e di più i produttori. E’ stata quindi auspicata la nascita di punti vendita autogestiti per una moralità del mercato locale. Nella stessa giornata i fedeli delle chiese del Mercaduzzo e del Duomo invece con grande partecipazione e generosità hanno risposto alla proposta del parroco di dire con un gesto di solidarietà concreta il proprio grazie alle Clarisse del Monastero di Gorizia che nel silenzio e nel nascondimento pregano per tutti i bisogni della diocesi, delle comunità parrocchiali e delle famiglie. Tanti i cesti davanti l’altare che si sono riempiti di generi alimentari di ogni genere e le lettere predisposte in chiesa di moltissime firme, un modo per dire grazie sempre al Signore, ma, come lui ama, anche attraverso i suoi amici.
A.T.