Nella cornice delle manifestazioni organizzate per la festa del Borgo della comunità di San Valeriano, due delle giornate più vissute e coinvolgenti sono state le serate di venerdì sera con la rappresentazioni teatrale e sabato con il concerto corale. Venerdì sera prima della rappresentazione il parroco ha motivato la dedicazione della sala dell’Oratorio alla figura del parroco di San Valeriano don Silvano Pozzar, uomo vicino alle povertà, uomo di relazioni e di grande umanità. Una delle sue sorelle presenti alla serata ha scoperto una bella immagine del fratello sacerdote che troneggia nell’Oratorio.
E’ seguita una bellissima rappresentazione teatrale, A.A.A. Perpetua cercasi, con la compagnia dell’Università della Terza età di Cervignano del Friuli che ha offerto un’ora di svago e di risate che hanno fatto del bene a tutti staccando un po’ dalla realtà quotidiana talvolta pesante e dura. Vada anche da queste righe il plauso della comunità alla compagnia teatrale che lavora con grande impegno e gratuità per permettere a tutti di gustare di momenti di incontro e serenità. Sabato sera i cori riuniti, Perosi di Fiumicello e Seghizzi di Gorizia, sotto la prestigiosa direzione del maestro Italo Montiglio, hanno entusiasmato i presenti con brani sacri di autori famosi, tra cui il Requiem di cherubini. Più volte il pubblico presente ha sottolineato con calorosi applausi le varie esecuzioni, talmente belle e ricche di potenza musicale, da essere capite ed apprezzate da tutti.
Non ci stancheremo mai di evidenziare il fatto che questi momenti di incontro non sono solo culturali ma anche relazionali, acquistano un loro enorme valore perché hanno il potere di parlare al cuore e all’anima e sappiamo bene come oggi ce ne sia un enorme bisogno. La conclusione si è avuta domenica con la Messa della comunità e il pranzo per oltre duecento persone allietato da musiche e giochi di società tesi far ritrovare il borgo, lo zoccolo duro e antico dei suoi ormai duemila abitanti.
A.P.