Voi cercate Gesù Nazareno, il crocefisso. È risorto, non è qui!
Cari fratelli e sorelle, quante volte noi smentiamo questo annuncio perentorio, cioè categorico, deciso dell’Angelo…Lo facciamo trincerandoci in nostalgie o rassegnazioni anche umanamente comprensibili che furono dei due discepoli di Emmaus, noi speravamo………Oppure con la nostra fede, forse ferma a poche nozioni di catechismo, a una vita cristiana che ormai ci appare lontana, degna di tirarla fuori solo per poche occasioni…e la Pasqua forse è una di queste….
Come se, mi ha scritto una persona che settimanalmente mi invia le sue riflessioni sul vangelo, come se…..”la nostra fede avesse a che fare più col grato ricordo di qualcuno (in questo caso di Gesù Cristo) che non con la bruciante attualità...o se volete con la concretezza della mia vita.
Se riusciamo, come è stato detto in una bella riflessione del venerdì santo, l’altra sera, qui in Duomo, se riusciamo a dimenticare un po’ noi stessi e i problemi che ci affliggono, forse possiamo sentire la parola ascoltata, farsi voce concreta, forte e chiara: voce del Figlio di Dio che, come sempre, ci vuol liberare dal nostro sentimentalismo, scuoterci dalla nostra apatia, scardinarci da idee troppo consolidate che abbisognano di rinnovamento, questa è la rivoluzionaria novità che Gesù, sempre controcorrente, sta per regalarci in questa Notte di Pasqua. Beh! Diciamocelo, credere nella risurrezione di Gesù, nella nostra che verrà, non è forse rivoluzionario in un mondo aggrappato al potere, all’effimero, al denaro, all’oggi, alle cose di questa terra con lo sguardo sempre meno rivolto al cielo?
Nonostante tutto il dolore del mondo del quale siamo resi partecipi ogni giorno, il male, la morte è stata vinta, Gesù è vivo e presente, non vivo in un ricordo sbiadito, nelle statue dei Cristi Risorti, nelle campane che riprendono a suonare….ma vivo e presente per sempre, qui e ora. Tutta la nostra, fede, duemila anni di cristianesimo, le scelte di milioni di persone, di migliaia che vanno incontro OGGI al dono della vita del sacrificio di sé per non abiurare alla propria fede…si fondano su quelle parole tramandate fino a noi, udite da noi stasera …dalla bocca dell’apostolo Paolo: “ Ma se siamo morti con Cristo, crediamo che anche vivremo con lui, sapendo che Cristo, risorto dai morti, non muore più; la morte non ha più potere su di lui.”
Il Vangelo ci ha dato il grande annuncio della Risurrezione, l’abbiamo sentito «Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui. » Però la liturgia si è fermata al versetto 7, ha ommesso l’8 che Marco non ha paura di scrivere pur avendo un finale sconcertante, potremmo dire quasi senza fede, scandaloso….. egli scrive infatti: ”Esse uscirono e fuggirono via dal sepolcro, perché erano piene di spavento e di stupore. E non dissero niente a nessuno, perché erano impaurite “(Mc 16,8).
L’esperienza della Pasqua, della risurrezione del Signore, potremmo dire, il dono della fede, non ti toglie quella paura di fondo che possiamo tradurre, quelle contraddizioni, quelle ferite, quelle sofferenze della vita….ma ti apre a una speranza credibile, che, dice Papa Francesco, “non è semplice ottimismo. La speranza cristiana è un dono, è un regalo dello Spirito Santo e per questo san Paolo dirà: ‘Mai delude’”, ti apre a una speranza credibile a una forza che puoi sentire dentro e che non ti fa mollare, ma andare avanti….Una speranza pasquale che ha un nome. La speranza è Gesù. Non possiamo dire: 'Io ho speranza nella vita, ho speranza in Dio', no: se tu non dici, continua papa Francesco, : 'Ho speranza in Gesù, in Gesù Cristo, Persona viva, che adesso viene nell’Eucaristia, che è presente nella sua Parola', quella non è speranza, è solo buon umore, che viene e che va……….
Chiediamo al Signore come dono pasquale questa speranza forte, che non ci faccia fuggire come le donne anche quando sulla strada della nostra vita troviamo degli angeli che ci fanno annunci di gioia e di vita…E ci risuoni dentro l’orecchio e il cuore quell’invito che oggi il Signore ripete a noi tutti, non abbiate paura…io ho vinto il mondo. Ma ci risuoni nel cuore anche quel “Beati voi, anzi, BEATI NOI, perché per noi è la Parola di questa sera! Beati noi se, ora, qui, in questa Pasqua fratelli e sorelle, decidiamo nel nostro cuore di dare una svolta alla nostra vita, per entrare a far parte, della schiera dei discepoli, degli amici di Gesù!
E allora Buona Pasqua a tutti…
Buine Pasche tal Signor Ressurit...
Veselo Veliko noč! Jesus ie vstau...Amen