Bella e preziosa l’esperienza che i gruppi di catechesi stanno vivendo nella Messa parrocchiale anche se a dir la verità il Duomo sta diventando un po’ stretto, ma il fatto di viverla insieme è già di per sé espressivo di un cammino che tende a diventare comune. Domenica scorsa i bambini, dopo aver fatto in Oratorio la catechesi sul momento penitenziale della Messa, dove avevano preparato nei gruppi le invocazioni, le hanno poi portate dentro la liturgia, alternandole con l’invocazione cantata del Signore pietà. Portare avanti un cammino di iniziazione cristiana un po’ più coinvolgente e innovativa, comporta anche una certa revisione delle proposte e modalità pastorali anche e proprio riguardo al Giorno del Signore e all’Eucarestia domenicale. Gli adulti interpellati però trovano la Messa così celebrata e interagita, per quanto possibile dai bambini, meno ripetitiva e più bella, nonché un aiuto alla comprensione personale di momenti che altrimenti si rischiano di vivere solo ritualmente senza una reale interiorizzazione. Questo vuol essere nel progetto dei catechisti un concreto accompagnamento esperienziale all’Eucarestia nel Giorno del Signore. Si tende cioè ad una globalità e ad un’unità della proposta catechistica, dove i due elementi, Giorno del Signore e partecipazione all’Eucarestia sono intrinsecamente e tematicamente legati al resto del cammino proposto. Anzi, da questo punto di vista, in qualche modo viene ad essere proprio la domenica e la sua liturgia il momento spirituale originario e propulsivo del resto del cammino, fatto anche di ascolto, dialogo, manualità, gioco, attività di “drammatizzazione” delle scene evangeliche, condivisione della Parola ascoltata tra adulti e ragazzi…
Il rinnovamento della comunità può partire da un coraggioso rinnovamento del trinomio catechesi-liturgia-giorno del Signore. Resta importante però la disponibilità da parte della comunità ad accogliere i bambini e i ragazzi, a non far pesare loro a volte l’inevitabile brusio, specie allo scambio della pace, il bisogno di conoscerla nei volti, nei luoghi, nelle persone che testimoniano alle famiglie e ai ragazzi tale apertura e accoglienza. Oltre alla crescita della familiarità con la comunità, la domenica è il tempo dell’educazione all’ascolto e alla preghiera, realtà ormai scomparse nella concretezza della frenetica vita settimanale. Certo in un’ora e mezza all’Oratorio e poi alla Messa non si risolve il problema, ma dalla fedeltà dei bambini, dal loro entusiasmo e gioia, il cammino intrapreso fa ben sperare.
I catechisti