Una grande partecipazione di amici, provenienti anche dalla Croazia e persone della comunità ha dato l'ultimo saluto a William Klinger, venuto a mancare per mano omicida un mese fa a New York.
Profonde, vere e significative le testimonianze lette alla fine del rito di commiato, dalle quali é emersa la grandezza e la bellezza di questo giovane storico e ricercatore.
OMELIA esequie William
"Sia che viviamo, sia che moriamo, noi siamo dunque del Signore"(Rm.14,8). Questa verità solare ci apre il cuore alla speranza: "in te speriamo Signore, Dio dei viventi", oggi in questo momento difficile e di dolore dopo una estenuante attesa…..
Oggi più che mai sentiamo il bisogno di essere sostenuti dalla speranza che non delude, quella speranza che il cero pasquale esprime con la sua luce che richiama a Cristo, veramente risorto da morte. Anche il credente, vive l'esperienza pasquale del Signore che trova nella morte il suo compimento, ma nella risurrezione il suo senso definitivo. Certo oggi è per tutti noi difficile parlare, difficile ascoltare, difficile capire…tanti perché tragici fin dal primo momento si affollano nella nostra mente, tanti perché senza risposta che ci lasciano smarriti e confusi. Ma la parola di Dio ci offre un Gesù che è sempre dalla parte della vita, che combatte il male e la morte e ridà la vita, è in questo Dio, affascinati da questo volto di Dio che noi crediamo e confidiamo… siamo come riscaldati da una speranza proprio dove la nostra fede si mostra debole e vacilla, proprio dove le nostre paure e le nostre angosce sembrano prevalere sulla nostra poca fede, sull’incapacità di fidarsi di Lui.
E’ stato vero per William ciò che scrive il profeta Geremìa: Così dice il Signore: “Maledetto l’uomo che confida nell’uomo,…Benedetto l’uomo che confida nel Signore e il Signore è la sua fiducia.”
Geremia vuol dirci che l’uomo tradisce, William ha subito un tradimento…Il Signore è fedele!
La passione di William che da tutti gli è stata riconosciuta è stata quella della ricerca storica della verità, vorrei dire che ne rimasto conquistato, affascinato dalla verità… Era come arso da una sete indomita di scoprire, conoscere, approfondire e arricchirsi interiormente di cose vere. Il nostro tempo, nel quale la verità viene scambiata spesso con l'opinione della maggioranza, viene seppellita da mille menzogne e interessi economici o politici, ha bisogno invece di persone come William, in tutti i campi, quelli della religione come quelli della politica perché altrimenti è l’uomo che viene travolto, é la sua natura che viene offuscata, è Dio stesso che viene tradito!
C’è un passaggio in uno scritto di Edith Stein uccisa nel campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau che dice così: Non accettate nulla come verità che sia privo di amore. E non accettate nulla come amore che sia privo di verità! L'uno senza l'altra diventa una menzogna distruttiva. Quest’amore lo riconosciamo in William nella sua passione, nel desiderio di ricerca e di approfondimento, nella sua umiltà, nel suo essere schivo, semplice, nel non farsi notare, era un ragazzo di pace…
Questo sia il messaggio che da lui, dalla sua vita giovane oggi vogliamo accogliere…unitamente al messaggio che ci viene dal Vangelo: “Colui che il Padre mi dà verrà a me, e colui che viene a me io non lo caccerò fuori … Questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda colui che mi ha dato, ma lo risusciti nell’ultimo giorno. Chiediamo fratelli e sorelle il dono della fede, quella capacità di guardare oltre le cose e di rconoscere la presenza di Dio nella nostra vita.
Oggi vedendo questa moltitudine di persone mi sovvengono alcune parole di don Tonino Bello che nel momento della sua sofferenza disse così: “Che straordinario, essere cercati, essere amati da persone che non abbiamo mai visto. Chissà quante ne incontreremo in Cielo, che non avremmo mai sospettato”.
E poi ancora, con il cuore ricolmo di speranza:
“Coraggio fratello, tra poco, il buio cederà il posto alla luce, la terra riacquisterà i suoi colori verginali, e il sole della Pasqua irromperà tra le nuvole in fuga” Signore Gesù fa che queste parole, queste immagini entrino nella nostra vita, la conquistino a passioni più vere, più alte, più tue, Amen
don Maurizio Qualizza, parroco