Ci é giunta una riflessione sulla quale meditare da un nostro apprezzato navigatore, Renato Brucoli, che da questa pagina salutiamo di cuore e ringraziamo per le sue parole squisitamente evangeliche, che in qualche modo anticipano il nostro cammino di Quaresima
Il parroco
Carissimo don Maurizio,
negli ultimi tempi, quasi anticipando l'invito del Papa all'Angelus di oggi, di guardare negli occhi i fratelli "esclusi", ed esprimere tenerezza nell'incontro, sto riscoprendo alcuni volti di persone a me prossime. Ti offro l'icona del volto di Abdurahim, che ho incontrato proprio sulla soglia del supermercato sotto casa, proveniente dal Cara di Bari. Potrebbe stare anche a Gradisca d'Isonzo.
Ci sono molte cose che non vanno nell'accoglienza di questi fratelli. Provo a dirne qualcuna, muovendo dall'esperienza e dai dialoghi in inglese (ma fatti con il cuore) dall'inizio dell'anno ad oggi con Abdurahim, fratello nigeriano sbarcato a Lampedusa e "condannato" alla condizione permanente di clandestino sul territorio italiano se non europeo.
Perché ti partecipo questo scritto, destinato al periodico locale a cui collaboro in Terlizzi? Così, per mantenere un contatto vitale con te e con la comunità di Gradisca, che mi pare molto sensibile al tema.
Buona domenica.
Renato
Il saluto di Renato Brucoli alla Comunità
Nel corso dello scambio di e-mail, il dott. Brucoli - autore del contributo allegato - ha invitato il parroco a portare il suo saluto a tutta la comunità gradiscana.
Il CONTRIBUTO SCRITTO - qui sotto - in pdf.