Perché fare religione a scuola?
Molti dicono che le religioni dividono e non uniscono. Le religioni dividono a causa dei pregiudizi e della paura, spesso enfatizzati dai mass media e da subdoli interessi economici.
A scuola nell'ora di religione, ciascuno impara a conoscere se stesso e gli altri, il senso della vita, il valore della pace, il significato della fede in Dio. Gli "altri", credenti o non credenti, non sono nemici da temere o da combattere, ma fratelli da rispettare e con i quali confrontarsi e dialogare. Nella scuola non ci sono solo cristiani cattolici, non ci sono solo credenti...
L'insegnamento della religione cattolica promuove il rispetto delle diversità ed è, in questo senso, risorsa e non ostacolo alle strategie di integrazione di tutti gli alunni.
Studiare la religione cattolica aiuta a riconoscere ciò che appartiene alle radici culturali, spirituali e bibliche, giudaiche e cristiane del nostro popolo pur non avendo l'Europa "messo" queste "radici" nel suo Trattato costituzionale, a dispetto della sua millenaria storia.
«Tutti coloro che hanno a cuore l’autentico umanesimo e il futuro dell’Europa sappiano riscoprire, apprezzare e difendere il ricco patrimonio culturale e religioso di questi secoli».
Con queste parole Benedetto XVI concluse un’udienza generale nel 2009, richiamando il desiderio di Giovanni Paolo II di veder ricordato nel Trattato costituzionale dell’Unione Europea un riferimento alle radici cristiane, patrimonio comune dell’Oriente e dell’Occidente.
Ciascuno può così riconoscere ciò che gli appartiene, perché nato o perché vive nella storia e cultura italiana.
La religione a scuola non è per convertire e professare la fede cristiana ... nè tantomeno fare catechismo, questo è compito della parrocchia.
In classe invece, nel confronto e nel dialogo, l'insegnamento della religione sollecita tutti, cristiani e non cristiani, a farsi più consapevoli della propria identità religiosa e insieme attenti ai valori religiosi in cui gli altri si riconoscono.
Tu che leggi queste note e per caso sei chiamato a iscrivere un figlio o una figlia ad una scuola del primo ciclo, fai una scelta che ha valore educativo.
Se per caso sei studente e ti iscrivi alle superiori, cioè ad una scuola secondaria di secondo grado, sei tu che scegli insieme con i tuoi genitori, fa una scelta per la vita.