Da oltre vent'anni ritorna a Gradisca d’Isonzo la Giornata della memoria, che è stata tra le prime comunità in Friuli a celebrarla anche perché sul suo territorio custodisce uno dei pochi cimiteri ebraici ancora “funzionanti”.
Ma a Gradisca per quasi tre secoli fu presente una significativa comunità ebraica, ancor oggi una seconda sinagoga è visibile sulla via Roma, la cui facciata è riconoscibile con le sue particolari fattezze architettoniche. Così il 27 gennaio si è rinnovata questa memoria, la memoria dell’Olocausto con tre momenti distinti, il primo presso il cimitero ebraico, dove dopo alcuni interventi di saluto il diacono Franco Molli ha recitato alcuni versi di salmi con un incipit in ebraico a onore dei defunti, poi nell’atrio di Palazzo Torriani per vedere i significativi disegni di alcuni alunni della Scuola Media, infine in Sala Bergamas, per le premiazioni degli stessi. Nelle parole ebraiche proclamate dal diacono, si svela un prezioso significato anche per ciò che purtroppo continua ad accadere ai nostri giorni e che ci responsabilizza nel costruire la pace sulla giustizia e sulla verità: “Anche questo è accaduto per il tuo bene”. Cioè anche il male che è sotto i nostri occhi è un richiamo alla nostra conversione perché non accada anche a noi.
A.D.
Salmo, 43,1-2
Fammi giustizia, o Dio,
difendi la mia causa contro gente spietata;
liberami dall'uomo iniquo e fallace.
Tu sei il Dio della mia difesa;
perché mi respingi,
perché triste me ne vado,
oppresso dal nemico?
Salmo, 44,18-27
Tutto questo ci è accaduto
e non ti avevamo dimenticato,
non avevamo tradito la tua alleanza.
Non si era volto indietro il nostro cuore,
i nostri passi non avevano lasciato il tuo sentiero;
ma tu ci hai abbattuti in un luogo di sciacalli
e ci hai avvolti di ombre tenebrose.
Se avessimo dimenticato il nome del nostro Dio
e teso le mani verso un dio straniero,
forse che Dio non lo avrebbe scoperto,
lui che conosce i segreti del cuore?
Per te ogni giorno siamo messi a morte,
stimati come pecore da macello.
Svègliati, perché dormi, Signore?
Dèstati, non ci respingere per sempre.
Perché nascondi il tuo volto,
dimentichi la nostra miseria e oppressione?
Poiché siamo prostrati nella polvere,
il nostro corpo è steso a terra.
Sorgi, vieni in nostro aiuto;
salvaci per la tua misericordia