Una Messa solenne, partecipata con tanti bambini, ha concluso in bellezza le festività natalizie a Gradisca d’Isonzo. La festa del battesimo del Signore è stata arricchita dal battesimo di due bambini, Teresa e Nicola, figli di Daniela e Michele, coppia impegnata in parrocchia e aderente all’Azione cattolica. Nell’omelia il parroco ha detto che la festa che segna oggi la comunità, l’accoglienza di due nuovi bambini che diventano discepoli del Signore, chiama tutti a fare una riflessione seria sul dono della vita, sui bambini che sono la speranza del futuro, sulla vocazione della famiglia nell’educazione cristiana dei figli, del suo posto nella Chiesa, ma anche sul dovere della comunità di accompagnare le giovani famiglie in questi passaggi importanti, nel non lasciarle sole, cosa che in parrocchia è già realtà e che domenica prossima vedrà proprio diverse coppie sposatesi l’anno scorso, molto unite fra di loro e già in cammino, accogliere i fidanzati che intendono prepararsi al matrimonio. Non sono mancati riferimenti all’attualità, al dramma della persecuzione dei cristiani che sono stati ribattezzati nel sangue del martirio. Come non pensare, ha continuato don Maurizio, ancor di più a quei milioni di bambini che vengono depredati della loro infanzia…o della vita prima ancora di nascere…Oppure, come non pensare allo “sgomento” di Papa Francesco per i bambini profughi dalla Siria. Questi fratelli e sorelle ci danno testimonianza, attualizzano l’evento dell’Incarnazione e redenzione di Gesù dicendoci che la fede è una cosa preziosa, quasi svegliandoci dal nostro torpore… Nel corso della celebrazione si è pregato anche per i drammi dell’Africa e di Parigi, lo hanno fatto i bambini del catechismo con alcune belle e profonde intenzioni. Emozionante il battesimo che si è svolto all’antico battistero, sottolineato alla fine da un applauso dell’assemblea.
Al termine la premiazione del concorso presepi con l’intervento dei Re Magi nelle loro preziose vesti, tra gli altri sono stati premiati i bambini delle associazioni parrocchiali e del catechismo che insieme hanno realizzato il bel presepe dell’Oratorio, i bambini delle classi terze e della Scuola primaria di Gradisca per i loro presepi uno dei quali donato alla Fondazione Brovedani, infine la stella di Betlemme è andata alla memoria di un vero personaggio, ma sempre defilato e riservato, che la comunità ha salutato non molti mesi fa, Francesco Cianetti, con il suo presepe, uno dei tanti da lui realizzati e ospitato nel corso delle festività natalizie nella vetrina dell’Ottica di via Ciotti. Francesco Cianetti, critico d'arte di chiara fama, pittore, modellista, originario di Assisi ma friulano d'adozione, era anche un grande studioso autodidatta di teologia e di temi biblici, una bella figura per chi ha avuto la grazia di conoscerlo e frequentarlo.
Il canto finale dei bambini presenti, già eseguito con emozione la notte di Natale, assieme al coro parrocchiale, e la consacrazione dei due neo battezzati a Sant’Antonio di Padova, protettore dei bambini, ha segnato la fine di una Messa che ha sforato nei tempi, ma che ha segnato in una palpabile gioia il volto delle oltre quattrocento persone che gremivano il duomo.
A. M.
OMELIA BATTESIMO DEL SIGNORE e battesimi Duomo
E’ quella di oggi una liturgia che potremmo chiamarla di completamento assieme a quella dell’Epifania…dalla visita dei Magi al battesimo di Gesù… arricchito dal Battesimo di Nicola e Teresa che abbiamo accolto con gioia all’inizio di questa Santa Messa. Quel bimbo di Betlemme che abbiamo contemplato nel presepe esce oggi, dopo il silenzio di Nazareth, sulla scena del mondo, la sua fede personalissima e per lo più sconosciuta esce allo scoperto, si fa vedere e nello stesso tempo mostra i lineamenti d’amore del suo volto in quelli dei due piccoli battezzati, ormai da tempo diventati amici di Gesù in questa Chiesa!
E' davvero straordinaria questa prima apparizione pubblica del Messia, di Gesù di Nazareth…. Tutti lo attendono, i profeti hanno annunciato la sua venuta, il Battista lo presenta con solennità e Lui …si mette in fila con i peccatori per farsi battezzare. Non si fa presentare nel Tempio…ma sulle rive del Giordano, in periferia e per di più tra i poveri che rappresentano la periferia delle periferie………direbbe Papa Francesco!
E’ il modo coerente di Dio che parte da quella stalla di Betlemme e arriva qui sulle acque del Giordano…la rivelazione, l’incarnazione di Gesù dentro l’umanità si compie nel segno della solidarietà, del nascondimento, dell’irrilevanza, della piccolezza. Tutta la vita di Gesù e tutte le sue scelte confermeranno questo stile sorprendente. I discepoli di ogni tempo saranno chiamati a dimenticare attese di gloria e di potere, per camminare su sentieri altri, “Insieme… alla sequela di Cristo sul passo degli ultimi” come amava dire e fare don Tonino Bello. La festa che la comunità vivrà oggi in Duomo, il battesimo di due bambini, chiama anche noi –pur non presenti- a fare una riflessione sul dono della vita, sui bambini che sono la speranza del futuro, sulla vocazione della famiglia nell’educazione cristiana dei figli, del suo posto nella Chiesa, la famiglia definita dal concilio “Chiesa domestica” e anche sul dovere della comunità di accompagnare le giovani famiglie in questi passaggi importanti, nel non lasciarle sole…C’è un passaggio attualissimo della Lettera di Giovanni che abbiamo ascoltato, laddove dice: Gesù Cristo “è colui che è venuto con acqua e sangue; non con l’acqua soltanto, ma con l’acqua e con il sangue. Ed è lo Spirito che dà testimonianza, perché lo Spirito è la verità. Poiché tre sono quelli che danno testimonianza: lo Spirito, l’acqua e il sangue. Come non pensare al mistero della Passione, oggi al dramma della persecuzione dei cristiani che sono ribattezzati nel sangue del martirio? Come non pensare forse ancor di più a quei milioni di bambini che vengono depredati della loro infanzia…o della vita prima ancora di nascere…Oppure, come non pensare allo “sgomento” di Papa Francesco per i bambini profughi dalla Siria….
Questi fratelli e sorelle ci danno testimonianza, attualizzano l’evento dell’Incarnazione e redenzione di Gesù dicendoci che la fede è una cosa preziosa, quasi svegliandoci dal nostro torpore……
Noi siamo stati battezzati nello Spirito, lo ha detto Giovanni nel Vangelo di oggi, «Io vi battezzo con acqua; ma viene uno che è più forte di me (') Costui vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco» Ed è bello notare come dalla sottomissione umile di Gesù al battesimo di Giovanni, O avviene la rivelazione dall’alto: Si 'spalancano i cieli', lo Spirito di Dio, «scende in apparenza corporea», «e vi fu una voce dal cielo: Tu sei il mio figlio prediletto, in te mi sono compiaciuto». E’ l’umiltà che opera, tutta la vita di Gesù, così come la conosciamo dal Vangelo, fatta di obbedienza radicale al Padre, di amore incondizionato agli uomini, e soprattutto del dono supremo di sé nella morte, renderanno vero il Battesimo, daranno un contenuto reale alla proclamazione di Lui come figlio di Dio.
Mentre ringraziamo Daniela e Michele per il dono con il quale oggi arricchiscono la nostra comunità, apriamoci allora oggi allo stupore di un Dio che condivide tutto con noi, anche le conseguenze della nostra fragilità e miseria. E ci invita a riscoprire lo straordinario dono del battesimo che noi stessi abbiamo ricevuto. Amen