In Duomo questa sera - vigilia dell'Epifania - è stato celebrato il rito della benedizione dell'acqua secondo la tradizione aquileiese.
4 gennaio 2015
Si celebrerà nella vigilia dell'Epifania nel duomo di Gradisca d’Isonzo, la grande benedizione dell’acqua secondo la tradizione aquileiese.
Questo rito celebrava anticamente il mistero del Battesimo di Cristo nelle acque del Giordano, si tratta di un elemento che indica chiaramente per Oriente e Occidente, una matrice comune. La benedizione dell'acqua, nella vigilia dell'Epifania, era la celebrazione del Battesimo del Signore e fino alla riforma liturgica del Concilio Vaticano II non esisteva in Occidente una festa specifica per il Battesimo del Signore, ma nella tradizione aquileiese e di alcune zone della Dalmazia proprio questa benedizione dell'acqua lo celebrava in maniera solenne. La benedizione dell’acqua sarà inserita nella celebrazione dopo l’omelia, con il canto delle litanie dei Santi, la benedizione del sale, la grande preghiera di benedizione e infine l’immersione della Croce nell’acqua benedetta, seguirà l’aspersione dell’assemblea. La benedizione dell’acqua, dono prezioso che riceviamo dalla nostra tradizione ecclesiale aquileiese, ci aiuta a comprendere pienamente il senso e la portata del mistero dell’Incarnazione: «L’amore del Signore si è manifestato. L’uomo non è più solo, ma è chiamato a una vocazione mirabile: “Cristo è rivestito di luce, allo stesso modo anche noi rivestiamoci di luce; Cristo è battezzato, scendiamo anche noi per poter salire insieme con lui” (Gregorio Nazianzeno)».
La liturgia solennizzata dai bei canti del piccolo coro della Messa vigiliare del sabato che fa servizio in Duomo, si completerà nella domenica del Battesimo del Signore con il rito di battesimi durante la Messa parrocchiale, una gioia per la comunità che segnerà l’inizio del nuovo anno con la celebrazione della vita.