La comunità di Gradisca ha salutato nella domenica in cui la liturgia ricordava la Santa Famiglia di Nazareth, in una mattinata densa di commozione e gioiosa gratitudine, il diacono permanente Renato Nucera e la sua famiglia che dal 1998 hanno prestato servizio nell'Unità pastorale del Santissimo Salvatore e piu' specificamente nella parrocchia di borgo Basiol.
Nucera – che era giunto a Gradisca, così come l'attuale parroco don Maurizio Qualizza, per nomina dell'allora arcivescovo di Gorizia monsignor Bommarco – lascia la comunità gradiscana per fare ritorno alla sua Cormòns. Su mandato dell'arcivescovo Carlo Redaelli, Renato Nucera ricoprirà due importanti incarichi pastorali diocesani. Coniugato con Daniela, due figli, il diacono permanente sarà impegnato nell'ambito della Caritas diocesana e a servizio delle necessità pastorali dell'Arcivescovo stesso, mettendo a sua disposizione, la competenza, l'esperienza e la passione che ha generosamente elargito in particolare, alla parrocchia di San Valeriano dove ha abitato per oltre tre lustri con la famiglia nella casa canonica attigua alla chiesa di via King.
«Renato – il ringraziamento del Consiglio Pastorale – ha assicurato ai parrocchiani una presenza costante e un'accoglienza sicura. Tutta la comunità gli è grata, per come è stato capace di conciliare lavoro, famiglia e attenzione agli altri».
Nel corso della liturgia, celebrata dall'arcivescovo emerito monsignor Dino De Antoni col parroco don Maurizio Qualizza ed il cappellano don Giulio Boldrin, è stata sottolineata dallo stesso Vescovo la centralità della famiglia nel messaggio evangelico. “Quello stesso senso di famiglia – ha affermato mons. De Antoni - che Renato Nucera ha saputo testimoniare assieme ai suoi cari nella vostra Gradisca”.
Ad una rappresentante del consiglio pastorale, Ada Spessot, il compito di sottolineare, con voce rotta dall'emozione, il prezioso ruolo del diacono nella comunità: “Con il tuo piglio particolare e la tua semplicita' sei stato un riferimento per la liturgia, la pastorale e la carità, accogliendo il prossimo e creando occasioni di incontro e relazione. Grazie per la tua testimonianza”.
Dal canto suo il parroco don Maurizio Qualizza, ha dedicato al prezioso collaboratore le parole del vescovo pugliese mons. Tonino Bello, aggiungendo: “Per tutto ciò che sei stato assieme alla tua famiglia in mezzo a noi nella comunità di San Valeriano e in quella più ampia di Gradisca, per tutto ciò che hai fatto con passione e gelosia evangelica, il grazie mio e di tutti coloro che ti, che vi hanno incontrato. Un grazie doveroso a Daniela e a tutta la sua famiglia, sempre piu' oggetto di evangelizzazione e di missione, e di testimonianza della carità pastorale”.
Nucera, visibilmente commosso, è stato omaggiato proprio dell'opera omnia di mons. Tonino Bello e di un quadro raffigurante San Valeriano ed opera dell'artista gradiscana Rita Marizza ha salutato i presenti con parole semplici e sentite:
“Di questa comunità e di questa chiesa ci siamo innamorati all'istante: abbiamo dato ma soprattutto abbiamo ricevuto moltissimo. Continuate a frequentarla e volerle bene. Il mio ringraziamento va a molti: a ciascuno di voi, alla mia famiglia per la sua pazienza e comprensione per un ministero difficile come il diaconato permanente, a don Maurizio che mi ha consentito di esprimerlo sotto tutti i suoi aspetti”.
l.m.
Ringraziamo oggi monsignor Dino De Antoni che ha voluto essere presente per questo momento di saluto e ringraziamento della nostra comunità a Renato, Daniela e alla sua famiglia.
Desidero offrire parole non mie ma di una persona (Servo di Dio) che Renato apprezza molto, don Tonino Bello, il quale proprio per il tempo che stiamo vivendo, quello del Natale scrisse così:
“Buon Natale, amico mio: non avere paura. La speranza è stata seminata in te. Un giorno fiorirà. E se ti guardi attorno, puoi vedere che anche nel cuore del tuo fratello, gelido come il tuo, è spuntato un ramoscello turgido di attese. E in tutto il mondo, sopra la coltre di ghiaccio, si sono rizzati arboscelli carichi di gemme. E una foresta di speranze che sfida i venti densi di tempeste, e, pur incurvandosi ancora, resiste sotto le bufere portatrici di morte. Non avere paura, amico mio. Il Natale ti porta un lieto annunzio: Dio è sceso su questo mondo disperato. E sai che nome ha preso? Emmanuele, che vuol dire: Dio con noi. Coraggio, verrà un giorno in cui le tue nevi si scioglieranno, le tue bufere si placheranno, e una primavera senza tramonto regnerà nel tuo giardino, dove Dio, nel pomeriggio, verrà a passeggiare con te”.
Tutti abbiamo i nostri freddi, i nostri ghiacci, le nostre paure e difficoltà, ma la misericordia del Signore ci dice Papa Francesco le scioglie tutte, non dobbiamo aver paura!
Credo che queste parole di don Tonino possano accompagnare il diacono Renato con serenità e fiducia nei nuovi luoghi di ministero, proprio il Natale che abbiamo appena celebrato ci ha detto che Dio è con noi, sempre in ogni luogo, privilegiando se vogliamo i luoghi e momenti di tristezza, solitudine, difficoltà, incomprensione, il nostro trovarci tante volte “in periferia”.
Per tutto ciò che sei stato assieme alla tua famiglia in mezzo a noi nella comunità di San Valeriano e in quella più ampia di Gradisca, per tutto ciò che hai fatto con passione e gelosia evangelica, il grazie mio e di tutti coloro che ti, che Vi hanno incontrato.
Un grazie doveroso a Daniela e a tutta la sua famiglia, sempre più infatti dovrà essere la famiglia soggetto di evangelizzazione e di missione, e di testimonianza della carità pastorale.
Renato ti diamo un compito per casa, l’opera omnia di don Tonino Bello, con l’ultimo volume appena uscito, questo dono personale a te del suo amico e portavoce, Renato Brucoli, avrai tempo di gustare una ricca vita di santità che innamora…
Arrivederci a dove il Signore ci farà incontrare.
don Maurizio Qualizza, parroco