Il ringraziamento alla Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia
Alla Parrocchia corre l'obbligo di ringraziare i curatori dell'immenso lavoro, Giada Piani e Vanni Feresin, reso possibile da un altro grande lavoro compiuto in extremis molti anni fa, dall'allora cappellano di Gradisca don Michele Tomasin, il trasbordo di oltre cinquanta scatoloni di documenti dalla soffitta della canonica alla Sala-Teatro Coassini, poco prima che la struttura di via Bergamas diventasse cantiere, con notevole rischio della perdita dei documenti. Un grazie sincero e doveroso vada alla Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia per la sensibilità per il settore culturale, il generoso contributo per l'acquisto degli armadi a salvaguardia dello storico Archivio.
Il lungo lavoro di riordino dell’Archivio storico parrocchiale di Gradisca ha portato alla luce la presenza di tre archivi, corrispondenti alle tre chiese principali: il Duomo, S Spirito e San Valeriano, considerando che le carte relative alla chiesa dell’Addolorata si trovano nell’archivio del Duomo intitolato al SS Salvatore, già Pietro e Paolo, poiché chiesa filiale.
Questo è risultato essere l’archivio parrocchiale con i registri canonici più antichi (dal 1576) ma soprattutto il più grande per quantità di carte della diocesi di Gorizia: con il riordinamento infatti sono stati creati più di 1800 fascicoli, cioè unità archivistiche, per un totale circa di 27 metri lineari di carte.
Cercando di ricostruire una struttura il più possibile simile a quella originaria sono state ricavate 15 serie principali: Anagrafe ecclesiastica, Registri di protocollo, Amministrazione della chiesa, Ufficio della camerarìa, Instrumenti, Fondazioni sante messe, Beni della chiesa, Carteggio, Le cronache, Danni di guerra, Nuovo cimitero, Beneficio della facoltà (parte moderna), Attività pastorale, Documenti diversi, e Archivi aggregati (confraternite, scuole, cinema ricreatorio Coassini).
Gli archivi ecclesiastici sono uno diverso dall’altro, ma ciò che solitamente si trova in ognuno è la parte riguardante l’anagrafe ecclesiastica poiché era obbligo del parroco tenere in ordine i registri canonici, e la parte relativa alla contabilità: si pensi che in questo archivio sono conservati ben 130 Urbari, ovvero quaderni delle entrate e delle uscite, dal 1535 al 1831, senza contare altri libri mastri, i rendiconti e le quietanze di pagamento dal 1620.
Ciò che è stato eccezionale in questo archivio è l’incredibile numero di atti relative al carteggio generale, che è stato ritrovato anno per anno, racchiuso da fascette, dal 1818 al 1953; alcuni anni seguono una segnatura di protocollo e perfino per certe annate (come tra il 1855 e il 1859) vi sono tre gruppi di atti per anno e corrispondenti tre registri di protocollo diversi, distinguendo così gli atti parrocchiali, quelli decanali e quelli amministrativi.
L’altra eccezione è stata comprendere quanto complesso fosse l’ufficio amministrativo tra il XVIII e il XIX secolo, infatti è stata creata la serie Ufficio della camerarìa poiché sono stati ritrovati atti fascettati con caratteristiche similari che portavano un unico numero di protocollo progressivo da 1 a 589 per un corso di quasi dieci anni. Vi erano anche numerosi " ... fascicoli racchiusi da un foglio di carta blu che riportavano l’affare al suo interno, tutti creati dai camerari, che erano gli amministratori della chiesa, e si occupavano di tutta una serie di faccende legate all’amministrazione dei beni e dei soldi: troviamo quindi all’interno il beneficio della facoltà, le proprietà , le fondazioni e i testamenti, i capitali e le obbligazioni, le imposte, i contratti, le vertenze, i lavori sulla chiesa e le proprietà della parrocchia, gli stipendi del sacrestano dei cantori e dell’organista e la normativa da loro utilizzata giornalmente.
Interessanti i progetti e le carte che descrivono i Beni della chiesa, le Cronache che sono fonte di ricerca per la storia gradiscana, i Danni di guerra, l’Attività pastorale antica e moderna e i Documenti diversi, che racchiudono cose insolite per un archivio parrocchiale, come i fascicoli sulle elezioni, uno sulla scomunica al comunismo del 1949 e uno sulla legge sul divorzio del 1968.
Tra gli archivi aggregati interessanti le ben dieci Confraternite ritrovate, con i registri che racchiudono l’elenco dei confratelli e delle consorelle, l’archivio delle Scuole popolari femminili e maschili, molto ricco e dettagliato, con gli estratti d’esame, le classificazioni e le tabelle di frequenza, l’Asilo con le cronache compilate dalla maestra e numerose fotografie, e l’archivio del Ricreatorio Coassini con tutti gli elenchi dei film proiettati nel suo cinema.