Inaugurato sabato a Monfalcone presso la parrocchia della Madonna Marcelliana, il Dormitorio intitolato ad "Aristide Vescovini", struttura che sarà gestita dalla Caritas stessa.
L'invito dell'arcivescovo di Gorizia, Carlo Redaelli é stato quello di dare accoglienza, contribuendo ciascuno con un gesto concreto. La comunione è molto diversa dalla generosità. Si può dare e fare molto per gli altri, ma non fermandosi ad una materialità, bensì mettendosi in comunione, che significa fermarsi ed entrare in relazione, significa guardare negli occhi e dare la mano, in un dono reciproco, ricevendo e donando.
La generosità implica solo il dono senza esigenze diverse dal tempo, dal denaro o dalle competenze, spesso dati per raccogliere gloria. Ma entrare in comunione significa diventare vulnerabili, significa far cadere le barriere e le maschere, compresa quella della generosità e significa mostrarsi così come si è. Entrare in comunione è riconoscere che si ha bisogno del fratello, come Gesù, stanco, che chiede alla samaritana di dargli da bere. Gesù non le chiede di cambiare, le dice semplicemente che ha bisogno di lei, la incontra in profondità, entra in comunione con lei, entra in una relazione dove si dà e si riceve, dove ci si ferma e si ascolta.
E’ più facile dare che fermarsi, soprattutto quando si è angosciati dalla crisi impattante del nostro tempo.