Grande partecipazione in Duomo, dove per l'occasione si sono concentrate tutte le celebrazioni, nella solennità della Beata Vergine Addolorata protettrice della città di Gradisca.
Tutte le sei Messe sono state curatissime nel canto, sostenuto dalle diverse realtà corali della comunità.
Particolarmente solenne la Messa parrocchiale del mattino accompagnata dal coro parrocchiale e quella della sera che precedeva la processione cantata dal coro dei giovani cantori, i “Sacri Cantores Theresiani” che hanno davvero stupito e sono stati apprezzatissimi da tutti i presenti.
Dopo molti anni che non si udiva più, hanno tra l’altro eseguito lo Stabat Mater di Bottazzo.
Nell’omelia, mons. Brida, parroco di Rivignano-Teor ha richiamato la preziosità di Maria nella nostra vita, con parole semplici e profonde ha stupito i fedeli, quanto con la sua possente voce baritonale che ha fatto vibrare il Duomo. Citando un’omelia di Papa Francesco sull’Addolorata, ha detto che “Potremmo dire che Maria è «unta madre» e lo stesso vale per la Chiesa. Questa dunque è «la nostra speranza, noi non siamo orfani, abbiamo due madri»: anzitutto Maria. E poi la Chiesa, che è madre «quando fa la stessa strada di Gesù e di Maria: la strada della obbedienza, la strada della sofferenza, e quando ha quell’atteggiamento di imparare continuamente il cammino del Signore».
«Queste due donne — Maria e la Chiesa — portano avanti la speranza che è Cristo, ci danno Cristo, generano Cristo in noi» Così «senza Maria, non sarebbe stato Gesù Cristo; senza la Chiesa, non possiamo andare avanti». E Maria era fermissima presso la croce, era legata con il figlio perché lo aveva accettato e sapeva, più o meno, che la aspettava una spada come Simeone glielo aveva detto.
Al termine della liturgia si è snodata la solenne processione, animata dai sue campanili da giovanissimi scampanotadors giunti in città da San Lorenzo Isontino, da Poggio e da altri paesi, come sempre un incontro tra amici che coltivano la medesima passione. Il corteo è stato accompagnato dalle note della sempre presente filarmonica di Pieris, dal Gruppo Scout dell’AGESCI che nell’occasione apriva il suo anno associativo e dai volontari dello SMOM dell’Ordine di Malta.
Al termine della processione, mons. Paolo Brida a nome della città ha recitato l’atto di affidamento alla Madonna, affinché protegga la comunità e la sostenga nel nuovo anno pastorale che nel mese di ottobre gradualmente inizierà.