Carissimo don Maurizio,
ho appreso del gravissimo lutto che ha colpito la Tua comunità con la prematura e imprevedibile scomparsa di Federico Bassanese.
So che in queste ore ti trovi in Croazia, da dove ripartirai in giornata per riportare a casa Federico.
La veglia di preghiera di stasera, che assieme alla comunità hai voluto convocare, esprime nel modo migliore lo stato d’animo di tutti noi dinanzi a questo evento: quello del rispettoso silenzio e della profonda preghiera a Dio.
È probabile che in queste ore i medici riescano a comprendere cosa può essere accaduto a Federico in quel bel mare che egli tanto amava. Sappiamo, però, che ogni spiegazione, per quanto ragionevole, difficilmente aiuterà i genitori, la sorella e tutti quelli che a Federico hanno voluto bene a farsi una ragione di quanto è successo.
Ti chiedo di portare con discrezione e tenerezza l’abbraccio mio e dell’intera comunità diocesana alla mamma, al papà e alla sorella di questo nostro ragazzo per il quale le porte del Cielo si sono aperte davvero troppo presto.
Il Signore accolga Federico nell’eternità del Suo abbraccio e dia conforto a chi, ancora nel mondo, piange nel suo ricordo.
+ Carlo Roberto Maria Redaelli
Arcivescovo di Gorizia