Una chiesa stracolma di fedeli ha seguito la solenne liturgia celebrata nella chiesa dell’Addolorata alle ore 11 dal Rettore della Basilica del Santo di Padova, padre Enzo Poiana e dal parroco di Gradisca don Maurizio Qualizza.
Un’atmosfera davvero antoniana quella che si respirava ieri in chiesa.
La statua di S. Antonio - opera artistica della Val Gardena - prelevata qualche settimana fa da un altar minore della chiesa gradiscana di Santo Spirito e trasportata in Addolorata, spiccava dal trono ornato di candidi gigli. I nuovi stendardi con la riproduzione di S.Antonio di Padova con Vergine e Bambino di G.Tominz (1825 ca – Chiesetta di S.Antonio di Gorizia) e con quella del Santo che offre il pane ai fanciulli, opera della pittrice goriziana Emma Galli, donavano alla chiesa un tocco di colore nuovo e caldo.
E ancora gigli bianchi sull’altar maggiore, a simboleggiare la purezza dell’anima e del corpo di quell’Antonio, i cui resti sacri – seppur piccoli – stavano proprio lì, nei due reliquari esposti dinanzi all’assemblea di fedeli.
Il Rettore della basilica patavina ha iniziato la sua omelia, salutando l’intera comunità gradiscana, il parroco don Maurizio, ricordando anche i tempi in cui frequentarono insieme il Seminario di Gorizia, i diaconi e il Sindaco di Gradisca. Ha precisato di conoscere bene la città, avendo avuto i natali in territorio isontino.
Padre Enzo Poiana ha poi sottolinato il legame esistente fra Gradisca e Sant’Antonio, un santo riconosciuto in tutto il mondo e al quale si rivolgono un’infinità di devoti per esprimere le loro preghiere e le loro speranze. Speranze che alle volte vengono abbondantemente soddisfatte - ha detto il Rettore – ricordando simpaticamente di una coppia di persone che si è rivolta al Santo per avere la grazia di un figlio e quando ne sono arrivati due insieme, questa coppia ha ringraziato S. Antonio per l’eccezionalità dell’evento, avendo avuto non solo una bicicletta, ma addirittura un tandem.
La celebrazione, accompagnata dalla Corale Città di Gradisca, è stata caratterizzata da diversi momenti particolarmente significativi. Il legame stretto fra Gradisca e Sant’Antonio di Padova è stato sancito dal prezioso dono che i frati conventuali hanno voluto fare alla comunità gradiscana, ecclesiastica e civile.
Si tratta di una piccola reliquia del Santo, che rimarrà a Gradisca, a beneficio di tutti quei fedeli, già devoti a S. Antonio, nonché di tutti quelli che, attraverso la presenza delle insigni reliquie a Gradisca, hanno avuto modo in questi giorni di incontrarlo ed amarlo.
E a sottolineare il profondo legame che unisce la città di Gradisca a Sant’Antonio ha contribuito anche la lampada votiva ad olio donata dall’Amministrazione comunale.
Il Sindaco Tommasini ha espresso il suo ringraziamento ai padri conventuali della Basilica per la loro disponibilità ed un particolare ringraziamento lo ha rivolto al parroco don Maurizio, promotore di questa iniziativa e a cui è andato il conivolgente applauso scaturito dai numerosissimi fedeli presenti.
Anche il parroco ha preso la parola e ha ringraziato la comunità per il fondamentale apporto dato nella preparazione di questo evento e prima di concludere, lasciando trapelare una certa emozione , ha rivolto un commosso pensiero all’indimenticato vescovo francescano padre Antonio Vitale Bommarco.
F.O.