Le reliquie di S.Antonio, accompagnate da due padri conventuali della basilica di Padova, sono state solennemente accolte ieri nel cuore della Fortezza gradiscana. Le quinte degli edifici di Via Ciotti, agghindati a festa, hanno fatto da cornice alla processione che ha accompagnato i due reliquiari verso la chiesa dell’Addolorata.
Il corteo, aperto dal parroco don Maurizio, è avanzato verso la chiesa tra le note della banda di Aquileia, mentre i due gonfaloni di S.Antonio, inaugurati domenica scorsa, procedevano sicuri sorretti dai baschi rossi del Cismon.
Il busto reliquiario, affidato agli Scout, era seguito dal vicario g enerale della Diocesi di Gorizia mons. Adelchi Cabass, che reggeva il piccolo reliquiario contenente i frammenti di una costola del Santo, mentre l’altra teca contiene frammenti di pelle e di capelli del Santo.
Subito dopo procedeva l’intera giunta comunale guidata dal sindaco Tommasini e in prossimità di Palazzo Torriani, tra lo scampanio proveniente dal campanile dell’Addolorata, si univa alla processione il gonfalone del Comune di Gradisca d’Isonzo.
Lo storico edificio religioso ha accolto a porte spalancate le insigni reliquie del Santo, il cui ingresso è stato sottolineato dal suono dell’organo. Alla presenza di numerosissimi fedeli si è poi svolta la liturgia dell’accoglienza, officiata da mons. Cabass assieme ai parroci di Gradisca e di Medea.
“E’ un concentrato di grazia” - ha detto il Vicario generale della Diocesi - la possibilità di ospitare qui a Gradisca la presenza di Sant’Antonio, la cui appassionata ricerca di Dio deve stimolare la riscoperta della nostra fede.
Padre Domenico Carminati si è poi presentato all’assemblea, insieme a padre Luciano, precisando che nei prossimi giorni altri frati della Basilica di Padova si alterneranno nel servizio.
Padre Domenico ha poi proseguito ponendo la domanda “Che cosa rappresentano la reliquie del Santo? Forse un talismano, un portafortuna?” Nel dare la risposta, ha attraversato la chiesa con un rapido sguardo, dicendo che il quadro, lo stendardo, la statua ricordano sicuramente S. Antonio, ma le reliquie lo rendono presente. Ha poi aggiunto “Le reliquie sono la presenza del Santo”. “La santità di quest’uomo ha impregnato anche il suo corpo, non solo il cuore, la mente, l’anima, l’interiorità”.
Ha quindi invitato tutti di stare accanto a S. Antonio in questi giorni di grazia.