Sempre suggestiva, pur con una partecipazione limitata, la celebrazione del transito di Sant'Antonio, questo crea sempre in chi lo vive un sentimento di fede e di riconoscenza per il dono che Dio ha fatto all'umanità nella persona di San Antonio di Padova.
La lettura della Rigaldina tratta dalla "Vita di sant’Antonio" scritta da fra Giovanni Rigaldi verso il 1300, crea quell’atmosfera che porta in quel tempo, tanti secoli fa quando il fatto avvenne e provocò fin da subito tante grazie che proseguono fino ad oggi.
Ricordiamo la morte di sant’Antonio, ascoltandone il racconto dalla “Vita prima”, scritta da un confratello suo contemporaneo nel 1232.
“Trovandosi il Servo di Dio, Antonio nel luogo detto Arcella con i frati, la mano del Signore si aggravò su di lui, e il male crescendo con molta violenza suscitava molta ansietà.
Dopo un breve riposo, fatta la confessione e parimenti ricevuta l’assoluzione, cominciò a cantare l’inno della gloriosa Vergine e a dire: O gloriosa tra le vergini…
Recitato l’inno, alzò come soleva gli occhi al cielo e con lo sguardo fisso mirava a lungo dinanzi a sé. Chiedendogli il frate che lo sorreggeva che cosa vedesse, rispose: “Vedo il mio Signore”.
I frati presenti, accorgendosi che s’avvicinava la sua fine fortunata, decisero di ungere il Santo con l’Olio della Sacra Unzione. Essendosi avvicinato un frate portandogli come d’uso la sacra Unzione, il beato Antonio lo guardò e disse: “Non è necessario, o fratello, che ciò tu mi faccia: ho già questa unzione dentro di me. Tuttavia è cosa buona per me e molto mi piace”.
Poi, aperte le mani e giunte le palme, insieme ai frati cantò per intero i Salmi penitenziali.
Si sostenne ancora mezz’ora e poi quell’anima santissima, liberata dal carcere della carne, fu assorbita nell’abisso della luce…
Mentre dunque i frati con ogni diligenza e cautela cercavano di tenere nascosto agli estranei, agli amici e ai conoscenti il felice transito di lui, per non dovere subire il gran concorso delle folle, ecco fanciulli a frotte percorrere la città gridando: “E’ morto il Padre Santo! E’ morto sant’Antonio!”.