Fin da quando fummo assunti alla Cattedra di Pietro, Ci siamo costantemente adoperati per dar incremento al culto mariano, non soltanto nell'intento di interpretare il sentire della Chiesa e il Nostro personale impulso, ma anche perché esso, come è noto, rientra quale parte nobilissima nel contesto di quel culto sacro, nel quale vengono a confluire il culmine della sapienza e il vertice della religione1 e che pertanto è compito primario del Popolo di Dio. (Paolo VI)
La Madre del Redentore ha un preciso posto nel piano della salvezza, perché, «quando giunse la pienezza del tempo, Dio mandò suo Figlio nato da donna, nato sotto la legge, per riscattare coloro che erano sotto la legge, perché ricevessimo l'adozione a figli. E che voi siete figli ne è prova il fatto che Dio ha mandato nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio, che grida: Abbà, Padre» (Gal 4,4). Con queste parole dell'apostolo Paolo, che il Concilio Vaticano II riprende all'inizio della trattazione sulla Beata Vergine Maria desidero anch'io avviare la mia riflessione sul significato che ha Maria nel mistero di Cristo e sulla sua presenza attiva ed esemplare nella vita della Chiesa. Sono parole, infatti, che celebrano congiuntamente l'amore del Padre, la missione del Figlio, il dono dello Spirito, la donna da cui nacque il Redentore, la nostra filiazione divina, nel mistero della «pienezza del tempo» (Giovanni Paolo II)
Bastano queste parole tratte, la prima dall’esortazione apostolica, la seconda dalla Lettera Enciclica, per dire l’importanza di Maria nella nostra vita, nel nostro essere discepoli del Signore.
Concluderemo il mese di maggio, come Unità Pastorale, con due appuntamenti in due luoghi cari alla devozione dei gradiscani, Alla Visitazione e alla Madonna della Porta, partecipiamo numerosi.
Venerdì 30 maggio ore 8.00 S. Messa nella chiesetta della Visitazione a conclusione del mese di maggio.
Sabato 31 maggio alla Madonna della Porta: ore 18.30 S. Rosario, ivi seguirà la S. Messa prefestiva a conclusione del mese di maggio.