OMELIA
Questa notte nella Veglia in duomo abbiamo vissuto un’esperienza bellissima, il battesimo di una giovane adulta che, riscoperto il Signore Gesù nella sua vita, ha voluto vivere un percorso di fede e donarsi a lui entrando a far parte della sua Chiesa.
E’ l’esperienza delle donne chiamate ad allontanarsi dal sepolcro, non tanto o non solo quello di Gesù, ma dal loro cuore indurito da certezze che sono illusioni, da quelle durezze quasi di pietra anche la vita comporta e alle quali forse ci obbliga.
Devono andarsene altrove, là dove il Signore le aspetta. Perché Gesù, il Nazareno non è più là, imbrigliato nei lacci della morte, é risorto! ed è Lui, si fa riconoscere attraverso dei segni, mangia con i suoi sbalorditi discepoli.
Gesù è risorto, e se così è tutto cambia, ogni cosa assume una luce diversa, ha una prospettiva va di eternità………. Oggi la liturgia ci dona la bellissima pagina del Vangelo di Giovanni, più di tutti testimone oculare degli ultimi momenti della vita del Signore, ma non possiamo dimentica il particolare di Matteo che ricorda e annota due terremoti: uno alla crocefissione e uno alla resurrezione di Cristo, terremoti interiori, ovviamente, che il discepolo sperimenta, che noi dovremmo sperimentare contemplando la misura dell'amore di Dio che muore, per mostrare quanto ci ama.
Terremoto che siamo chiamati a vivere quando scoprendo che il Maestro è vivo e lo possiamo incontrare.
E, davanti alla resurrezione, possiamo essere o come le donne (ma oggi anche come Pietro e Giovanni) che sono discepoli che amano il Maestro, lo seguono, nonostante tutte le loro povertà…..incapaci dicono i vangeli di togliere quella pietra dal sepolcro, quelle pietre dai sepolcri dei nostri cuori, sofferenze interiori, drammi del passato, errori commessi. O come le guardie pagate come l’apostolo Giuda per mentire e non avere guai, perché Lui non c’entri con la nostra vita…com’è la nostra mentalità moderna, l’andazzo del mondo…che irrida la fede (anche se ha una grande simpatia per Papa Francesco…che fa per il suo fascino diventare Roma la prima meta turistica d’Italia). Come sono tante categorie sociali che non vogliono perdere i loro privilegi a scapito di larghe fasce di popolazione che diventa sempre più povera…com’è ancora questo mondo che Gesù nei cristiani perseguita ancora e mette in croce nei tanti martiri del nostro tempo….…
Perché i cristiani vengono perseguitati? Ha detto in questi giorni Papa Francesco, «Perché il mondo non tollera la divinità di Cristo. Non tollera l’annuncio del Vangelo. Non tollera le Beatitudini. E così la persecuzione: con la parola, le calunnie, le cose che dicevano dei cristiani nei primi secoli, le diffamazioni, il carcere… Anche oggi…pur avendo più cultura ci sono queste cose. E io vi dico che oggi ci sono più martiri che nei primi tempi della Chiesa».
Allora il nostro pensiero in questo giorno di gaudio non può non andare a tutti coloro che vivono ancora il venerdì santo, la croce a motivo della loro fede in Gesù! E questo pensiero non è per rovinare il clima pasquale, ma per far diventare vera questa festa, perché a Pasqua ancor più che a Natale Dio si è mostrato come il Dio solidale fino alla fine, alla morte di Croce!
Vorrei concludere con alcuni pensieri di don Tonino Bello, mentre seguiamo il concludersi del suo processo di Beatificazione, oggi è esattamente la sua 21ª primavera, ventuno anni dalla sua morte. Così diceva……riferendosi alla festa di oggi.
«La Pasqua frantumi le nostre paure e ci faccia vedere le tristezze, le malattie, i soprusi, e perfino la morte, dal versante giusto: quello del «terzo giorno». Da quel versante le croci sembreranno antenne, piazzate per farci udire la musica del cielo. Le sofferenze del mondo non saranno per noi i rantoli dell'agonia, ma i travagli del parto. E le stigmate, lasciate dai chiodi nelle nostre mani crocifisse, saranno le feritoie attraverso le quali scorgeremo fin d'ora le luci di un mondo nuovo.»
«Pasqua, festa che ci riscatta dal nostro passato! Allora, Coraggio! Non temete! Non c'è scetticismo che possa attenuare l'esplosione dell'annuncio: "le cose vecchie sono passate: ecco ne sono nate nuove". Cambiare è possibile. Per tutti. Non c'è tristezza antica che tenga»
allora auguri di una santa e serena Pasqua del Signore, Buna Pasca a duc di cur
Veselo Veliko Noč Kristus je vstal! aleluja