Un sorriso nascosto dietro un'ironia benevola che rinnova quel sorriso a ogni occasione. È l'istantanea di don Stefano Nastasi, già parroco di Lampedusa, anima di una comunità piccola e complessa, che vive nel segno dell'accoglienza i tempi che il Cielo le ha assegnato. Tempi duri e tempi buoni allo stesso tempo, tempi di burrasche mediatiche e tragedie, naufragi grandi e piccoli. In questo quadro, che qualcuno ha dipinto con i colori dell'Apocalisse, don Stefano è una bussola.
Su quest'isola che era fino a poco tempo fa la sua parrocchia, la condivisione dei pesi è la Parola che don Stefano predica ai fedeli e pratica assieme a loro. Nella primavera del 2011, questa disposizione all'incontro ha consentito di aiutare migliaia di migranti sbarcati sull'Isola; adesso, nei giorni di una crisi ordinaria e devastante, il ministero di don Stefano - come quello di molti parroci - ha la forza profetica di un welfare dell'anima, che viene incontro anche ai bisogni più intimi di chi, nell'Isola delle Genti, ci vive o solo ci approda per poi volare via.
Ma lui si schernisce: “Buono io? Faccio quello che farebbe qualsiasi cristiano e che fanno tutti i lampedusani. Lampedusa ha salvato l'immagine dell'Italia e l'Italia non può più lasciarci soli, come se fossimo un mondo a parte”. In questo universo compiuto in sé che è Lampedusa, don Stefano ha comunque ravvisato un’attenzione nuova da parte del “mondo altro”, fino all'inedita visita, prima uscita ufficiale del suo ministero petrino, di Papa Francesco che con il suo carisma e la sua presenza ha fatto accendere le luci di tutto il mondo su quet'angolo di Mediterraneo che é anche un angolo di paradiso.
La testimonianza a Gradisca di don Stefano Nastasi, già parroco di Lampedusa, si svolgerà secondo gli appuntamenti ed orari segnalati nella locandina allegata.
L'esperienza dell'ex parroco di Lampedusa è ripercorsa nel pdf allegato, attraverso articoli, interviste ed immagini tratte dal Web.