Ricorrendo la festività di Sant'Anna la domenica, la comunità di Gradisca ha festeggiato i nonni, secondo tradizione, nell'antica chiesetta di San Anna in Villa Artelli il lunedì successivo con la santa Messa mattutina. come sempre la chiesetta non é riuscita a contenere la tanta gente accorsa anche dai dintorni e che ha riempito pure il piccolo giardino antistante. Nel corso del suo pensiero omiletico, il parroco don Maurizio, richiamandosi all'angelus di papa Benedetto XVI che a Les Combes ha nuovamente parlato dell’emergenza educativa, ha sottolineato come proprio i nonni possono avere, quanto mai oggi, un ruolo fondamentale nella comunicazione dei primi rudimenti della fede, oltre alla testimonianza, come risposta al venir meno per i bambini e ragazzi di altri punti di riferimento.
La memoria dei santi Gioacchino e Anna, genitori dei Maria e, dunque, nonni di Gesù, fa pensare al tema dell’educazione, che ha un posto tanto importante nella pastorale della Chiesa. Questi ragazzi ha ricordato don Maurizio collegandosi al Vangelo della domenica, ma anche all'esperienza dei recenti campi scout ai quali aveva partecipato, davvero hanno la capacità di aprire le loro mani per offrire quei pochi pani e pesci che però diventano nel gesto di Gesù, cioé nella logica della fede, senso di vita per molti. La loro ingenuità che a volte é vera, é chiamata a coniugarsi con l'esperienza e la sapienza dei nonni e così trarre giovamento. Non possiamo sempre rendere o leggere come problematico questo pianeta, che stando al vangelo, é amato da Dio e attraverso il quale Cristo risponde ai bisogni dell'umanità. Le preghiere hanno così ricordato tutti i nonni, figure sempre più essenziali per l’educazione dei giovani e per il nostro presente e futuro, chiamati sempre più spesso a compensare le sempre più frequenti assenze dei genitori. Come sono stati pure ricordati gli ammalati, le situzioni di solitudine degli anziani ma anche i sacerdoti e tra questi si é pregato in modo aprticolare per don Flaviano Scarpin.
A.T.