Giorno speciale, il dieci febbraio, per la signora Alma Blason, che ha festeggiato l’ambito traguardo dei cent’anni!
L’abbiamo trovata seduta sul suo “trono” di obbligata quiete, bella di quella bellezza senza tempo, che profuma d’eternità, vigile e attenta, con quella grande capacità di saper accogliere e di voler ancora donare, propria di chi ha amato tanto e non ha mai interrotto la propria relazione con Dio. E Alma, giorno dopo giorno, anno dopo anno, con una costanza che qualcuno potrebbe chiamare “abitudinarietà” e che tale è, se diamo al termine il suo significato più consono che fa capo ad “habitus”, cioè a vestito, stile di vita, scelta di essere in un certo modo e di agire di conseguenza, si è incontrata con il suo Signore e ha intessuto con Lui un dialogo che l’ha resa capace di navigare nella vita senza sentirsi mai sola né abbandonata. E secondo il suo habitus Alma ha chiesto, come dono, il più desiderato e insostituibile, in occasione del suo genetliaco, di ricevere l’Eucaristia e di entrare in comunione con colui che è stato la forza e il canto della sua vita e che ella ha ricevuto sempre, nel tempo della debolezza e della malattia, come in quello della salute e della forza.
Don Maurizio, accompagnato da alcune persone della parrocchia, ha voluto testimoniare ad Alma che la comunità parrocchiale cui appartiene, è partecipe della sua gioia e della sua gratitudine a Dio, per il lungo tempo che le ha regalato da vivere e che è altresì riconoscente alla famiglia che nella quotidiana dedizione alla propria cara, testimonia al mondo il valore enorme di una vita mai inutile, sempre preziosa agli occhi del Creatore.
La commozione di tutti, di fronte a questa persona fragile e forte nello stesso tempo, si è sciolta in lacrime quando la figlia esortata dal parroco ha letto alla mamma il telegramma augurale e benedicente di Papa Francesco che si è come accomunato a tutti quelli che hanno voluto sottolineare questo compleanno speciale.
La comunità gradiscana si stringe stretta, idealmente, intorno a questa sorella in Cristo, per augurarle serenità e pace negli anni a venire e per affidarsi alle sue preghiere quando sgranerà quell’amato rosario che porta al collo e che tiene tra le dita.
Ci piace fare riferimento al salmo 92 che parla di una vecchiaia vegeta e rigogliosa, capace di dare ancora frutti se il giusto avrà affondato le sue radici in colui che ci è Padre o per dirla meglio con Ezechiele 17 “Benedetto l’uomo che confida nel Signore...Egli è come un albero piantato lungo l’acqua…le sue foglie rimarranno verdi, nell’anno della siccità non intristisce, non smette di produrre i suoi frutti…”
Alfreda Molli
IL TELEGRAMMA AUGURALE E BENEDICENTE DI PAPA FRANCESCO
Alla signora Alma Blason che in serena letizia ricorda nella Chiesa parrocchiale del SS. Salvatore in Gradisca d’Isonzo il suo 100.mo genetliaco il Sommo Pontefice Papa Francesco unendosi al rendimento di grazie dei familiari e degli amici rivolge il beneaugurante pensiero esprimendo cordiali voti di ogni spirituale bene e di cristiana prosperità mentre invoca per materna intercessione della Madonna ulteriori consolazioni e favori celesti le imparte di cuore l’implorata Benedizione Apostolica che estende alla figlia e a quanti partecipano alla gioia di questo giorno.
Dal Vaticano, 10 febbraio 2014
Arcivescovo Pietro Parolin
Segretario di Stato di Sua Santità