L’avverso tempo meteo e l’ora mattutina non hanno giovato per la presenza dei bambini nella festa loro dedicata dalla comunità a San Valeriano, ma ugualmente l’occasione è stata significativa per una riflessione sul valore della vita. Questo a partire da quell’accenno cronologico che fa la liturgia, quaranta giorni dopo il Natale, segno di un dover far memoria del grande avvenimento dell’incarnazione, della venuta di Dio nell’umanità.
Il celebrante richiamando l’immagine del vecchio Simeone che abbraccia Gesù ha detto che esso fotografa anche il passaggio tra il vecchio mondo e il nuovo, la novità evangelica, ma ha rimarcato come un vecchio modo di pensare, di agire, di sopraffare l’altro è quanto mai presente fuori e dentro di noi, come abbiamo continuamente bisogno di conversione per far spazio al signore, luce delle genti. Al termine della Messa il parroco ha benedetto gli angioletti e ha invitato tutti a recitare pubblicamente questa preghiera anche come testimonianza ai bambini presenti ai quali poi sono stati consegnati.