All'appuntamento annuale dell'Azione Cattolica per il mese della pace, svoltasi quest'anno a Staranzano, i giovanissimi hanno riflettuto sui pregiudizi, a partire da "carte d'identità" di alcune persone, che confrontate con notizie di fatti realmente accaduti tratti da articoli di giornale hanno fatto comprendere come le persone vadano osservate oltre le apparenze, che non si possono dare giudizi sommari o generalizzare, rinchiudendo in categorie negative tutti gli appartenenti a determinate culture, nazionalità o quant'altro.
Tutto questo a partire dallo spunto dato da papa Francesco che parla di fratellanza di tutti gli uomini, al di là del colore della pelle, della religione, cultura o nazionalità.
I bambini e ragazzi dell'acr ( 6-14 anni) invece hanno partecipato alle Olimpiadi della Pace, giocando e riflettendo sulle regole, sia nel gioco sia nelle società, sulla necessità delle stesse, se sono giuste e in giusta quantità, altrimenti possono soffocare la libertà, la partecipazione, il divertimento e la dignità delle persone. A conclusione dei giochi e delle attività è stata letta una lettera di un bambino di Haiti, in cui descriveva la sua esperienza di perdita e di sconvolgimento dovuta al terremoto e al successivo uragano, e che ha lanciato lo spunto per il gesto di solidarietà scelto quest'anno dall'ACR nazionale, e cioè di finanziare con la quota di partecipazione alcuni nuovi impianti sportivi ad Haiti per favorire nuovamente l'aggregazione dei ragazzi, dando loro l'opportunità di incontrarsi in luoghi adatti ad una formazione sana e a misura della loro età.
A fine messa è stato consegnato a ciascun bambino un aquilone, simbolo della pace, che vola in alto nel cielo, da un paese all'altro, sulle ali della giustizia e della solidarietà vissute concretamente nelle scelte quotidiane e nei piccoli gesti di bontà fatti da ogni persona.
Marta