Una bella catechesi sul Padre Nostro ha segnato la domenica dei nostri bambini, culminata con il gesto pubblico della preghiera del “Pater” in un’assemblea festiva resa più viva dalla presenza vivace del piccolo Dylan che ha ricevuto il santo Battesimo.
La preghiera, unica che Gesù ha insegnato, è altamente significativa infatti si dice “Padre”: non "Signore", non "Padrone"... Padre... Mi sento figlio Tuo, mi rivolgo a Te con rispetto, ma con fiducia: so che mi ami, che vuoi solo il mio bene, anche quando non riesco a capire le Tue vie, anche quando mi sembra che le cose che mi accadono siano ingiuste, quando nella disperazione mi dimentico di Te, anche quando, preso dai piaceri del mondo, con il peccato ti arreco dolore: Tu sempre mi ami, sempre attendi il mio ritorno, perchè sei Padre. “Nostro”: non solo"mio", non solo della mia famiglia, non solo della mia gente: Padre di tutti, sei, Signore; di nessuno Ti dimentichi: né del ricco, né del povero, né del santo, né del peccatore. Nel Paese più ricco del mondo e in quello più povero della terra, su ogni culla Ti chini, come un padre orgoglioso, per benedire un altro figlio Tuo, per mostragli il Tuo volto, perché possa ricordarlo, quando nel cammino della vita capirà che lo aspetti e verrà a cercarti; e lo accoglierai tra le Tue braccia, perché Sei Padre di tutti.
Tra qualche domenica ci sarà la consegna del Padre nostro con un’omelia speciale con i bambini per interiorizzare una preghiera che resterà per sempre nella mente e nel cuore.