E’ veramente una gioia vedere ogni prima domenica del mese e non solo, pieno e traboccante il cesto della carità posto ormai da tanti mesi nelle chiese di Gradisca accanto agli altari di Sant’Antonio.
Anche in quel cesto vediamo una sorta di quella che i vescovi chiamano la "pedagogia dei fatti" che chiede a tutti di orientare la propria vita e i propri gesti verso l'amore, sull'esempio di Gesù, anche attraverso iniziative di gratuità e di volontariato nei campi della solidarietà e del servizio. Questo si è toccato con mano anche sabato scorso, giornata nazionale della colletta alimentare, che ha visto a Gradisca su tre supermercati, decine e decine di volontari un po’ di tutte le associazioni parrocchiali, in particolare degli Scout e della Protezione civile.
Una non piccola sfida ci sta davanti, col primo gennaio 2014 le derrate alimentari da distribuire come aiuto in favore degli indigenti in povertà assoluta o relativa del nostro Paese saranno molto inferiori alla situazione attuale, e gli stati che ne potranno usufruire dovrebbero essere molti di più, per la precisione ventotto. Ecco allora che le comunità dovranno sempre più responsabilizzarsi, come ha ricordato il direttore della Caritas diocesana don Paolo Zuttion durante l’inaugurazione della Caritas decanale di Štandrež-Sant’Andrea. Noi lo abbiamo fatto da mesi e ci auguriamo che questa generosità non venga meno per dare da parte nostra un piccolo segno di speranza e aiuto a tanti che bussano alla porta della nostra Caritas.