Grande partecipazione per la festività dell’Addolorata a Gradisca d’Isonzo, tutte le celebrazioni in duomo non sono state facili da gestire quest’anno anche per l’aggiunta di due matrimoni, ma tutto è comunque riuscito nel migliore dei modi. Il momento culminante nel pomeriggio con la Messa solenne presieduta da mons. Dino Bressan, già rettore del seminario interdiocesano e accompagnata dal gruppo vocale Euphonia diretto da Ivan Portelli.
Mons. Bressan nella sua bella omelia ha quasi ripercorso la vita di Maria vista come sequela di Cristo, tutta segnata da avvenimenti impegnativi che hanno comportato sofferenza fino ad arrivare all’icona ricordata da Giovanni di Maria sotto la croce. Il celebrante ha proseguito illustrando il grande bisogno oggi di mettersi acanto alle sofferenze concrete di tanti uomini e donne, di tante situazioni che chiedono presenza ed affetto, quelle che Papa Francesco chiama “la carne di Cristo”.
Nonostante il cielo minaccioso, la processione, aperta dallo storico crocefisso dell’Addolorata e dal Gruppo Scout, si è svolta nel migliore dei modi accompagnata da brani mariani scritti da Benedetto XVI, Papa Francesco, don Tonino Bello e dalle preziose note della banda di Pieris. Al rientro l’atto di affidamento della città a Maria, pronunciato dal celebrante ha concluso l’appuntamento religioso, tra i più sentiti dalla comunità, accanto alle festività antoniane che si sono aggiunte negli ultimi anni.
Mentre la banda nella zona pedonale del duomo intratteneva i partecipanti, in chiesa si svolgeva l’ultima Messa, quella solenne vespertina, nella quale ancora echeggiava il canto dello Stabat Mater.