Prima comunione particolare quest’anno in comunità, una rappresentanza di bambini si sono trovati a casa di un amico impossibilitato a partecipare assieme agli altri la domenica e così hanno vissuto anche assieme ai genitori e catechiste un’esperienza davvero speciale in famiglia.
Il giorno della comunione è stata la chiesa di Santo Spirito a fare da cornice alla solenne liturgia… L’emozione dei bambini e dei genitori era palpabile, questo dice che è fuori di dubbio che si senta qualcosa di particolare in questa tappa importante della vita della famiglia e del cammino di iniziazione cristiana, quest’esperienza però deve trovare un significato nella quotidianità, nella disponibilità a illuminare l’esistenza dal Vangelo.
E’ quanto ha ricordato nella sua omelia il parroco don Maurizio, inserendo la riflessione nella ricorrenza della giornata mondiale di preghiera per le vocazioni, la domenica del Buon Pastore. E parlando della vocazione il celebrante ha detto che pur finalizzata alla preghiera per le vocazioni di speciale consacrazione, la ricorrenza interroga ciascuno sulla propria vocazione sul senso stesso della vita come chiamata. L’essere pastore di Gesù Cristo non è un fatto riservato, ma partecipato in più modi ai suoi discepoli nei diversi stati di vita e in modo unico propri all’essere genitori. Il parroco ha menzionato un gruppo di papà che con fedeltà ogni sabato si ritrovavano davanti l’Oratorio, un’amicizia e disponibilità che è cresciuta, che ha rafforzato i legami, anche se poteva dar adito a chi vi vedeva, ha detto quasi scherzando don Maurizio, a un gruppo di “ripetenti”. La vocazione è un disegno che Dio ha su di noi e che deve essere assecondato in primo luogo dai genitori verso i loro figli, a partire dalla loro infanzia, che è decisiva per il futuro di tutta l’esistenza. Dobbiamo chiedere il dono della fede, della fiducia in Dio, ha proseguito il celebrante, perché le difficoltà vocazionali, oggi in primo luogo dell’essere famiglia cristiana, genitori significativi sta forse proprio in un non riuscire a fidarsi di Dio, nel credere poco che Lui sia davvero quel “buon Pastore” così come si rivela Gesù nel Vangelo.
Nel corso della Messa, delle preghiere dei bambini, si è ricordato e pregato per Vincenzo e per la sua famiglia, la candela che i fanciulli avevano deposto all’inizio della liturgia al momento della “chiamata” verrà accesa ogni giorno del mese di maggio, mentre quella del piccolo Vincenzo già ardeva davanti l’altare di Maria. Questo il pensiero che le catechiste hanno voluto lasciare a Vincenzo.
“Caro Vincenzo, ci hai fatto proprio un bellissimo regalo! Per la tua Prima Comunione ci hai invitato nella tua casa, ci hai riunito attorno a te, e con i tuoi genitori e i tuoi amici abbiamo vissuto insieme anche il tuo primo incontro con Gesù. In mezzo a noi si sentiva la presenza dell’Amico per definizione, quello cioè che è sempre presente, in modo discreto e silenzioso, soprattutto nei momenti più delicati della nostra vita, in quelli più intimi e speciali, quelli nei quali non servono grandi discorsi per capire qual è il senso della vita. Attorno alla piccola tavola preparata per l’occasione abbiamo cantato, ascoltato, pregato e mangiato lo stesso pane, condiviso qualche lacrima di gioia e di dolore, la consapevolezza della difficoltà legata ala tua malattia, ma anche la speranza che questo momento passi, e che tu possa ritornare con la tua famiglia e i tuoi amici alla vita di ogni giorno. Il senso della vita forse sta proprio nel poter vivere assieme i momenti belli e quelli più bui, nei quali è più difficile accorgersi della presenza di Gesù, ma che ci spingono a cercarlo con più forza per sentirci comunque amati, ristorati dalle sue parole e dalla sua vicinanza: è questo a darci il coraggio di vivere il presente!
Grazie per questa messa, così vicina ed intrecciata alla tua e alla nostra vita, ti vogliamo tutti bene e ti aspettiamo per stare ancora insieme, come al solito…Un abbraccio da tutti noi! “
Al termine dopo il ringraziamento del parroco alle catechiste per il loro fedele impegno, la tradizionale foto ricordo di una giornata indimenticabile.
A.T.