La prima uscita é per gli ultimi e non poteva essere diversamente, laggiù a Lampedusa Papa Francesco richiamerà l’importanza di quest’isola che è una "crocevia di popoli”, un luogo di antica solidarietà da pescatori e dunque un luogo misericordia, a dispetto dei conflitti. Ma la visita del Papa è anche un segno tangibile del tratto su cui intende tenere fermo il suo episcopato-pontificato. «Da più parti si sono sottolineati i suoi gesti e il suo modo di comunicare, breve ed efficace. I gesti sono comprensibili a tutti, come la scelta, più forte di ogni parola, di compiere il primo viaggio del pontificato a Lampedusa, là dove approdano i percorsi di migrazioni forzate dalla miseria e aggravate da violenze e avidità». E sarà l'approvazione di un'immagine di Chiesa, non chiusa nei suoi riti, recinti sacri e sicurezze, ma pellegrina nelle periferie dell'Umanità sofferente, come la Caritas, Migrantes e altre realtà ecclesiali che non hanno mai smesso di occuparsi di immigrati. Ma è la prima volta che un papa visita Lampedusa, perché come é stato detto il Papa, «profondamente toccato» dall’ennesimo naufragio, «intende pregare per coloro che hanno perso la vita in mare, vedere i superstiti e i profughi, incoraggiare gli abitanti dell’isola».
Le parole che dirà, oltre i suoi gesti, saranno però rivolte a tutti gli uomini di buona volontà e quindi anche a noi, per una vita più autenticamente cristiana, per un cuore accogliente che vada oltre le parole e le buone intenzioni. Da parte nostra lo accompegneremo con una preghiera speciale nelle Messe di domenica prossima, vigilia del pellegrinaggio, e nella Messa di lunedì mattina.