Anche l'ultimo giorno del mese di maggio che ritrova la comunità all'altare della Madonna della Porta, racchiuso tra le possenti mura della fortezza gradiscana, é stato segnato dal tempo inclemente, quasi invernale, tempo che non ha indubbiamente invitato una partecipazione corale. Nonostante ciò il voto é stato sciolto, ha detto il parroco, ricordando l'evento storico del bombardamento di Gradisca che oggi si ripete in altri modi ogni giorno nelle nostre coscienze. Assistito dai diaconi Renato Nucera e Giorgio Piccagli, che ha guidato prima della celebrazione Eucaristica il santo Rosario, ha celebrato la Messa di chiusura del mese dedicato a Maria. Alla fine a nome della comunità ha offerto l'olio per la lampada che arde perennemente davanti alla preziosa immagine. che cosa vi é di più bello di sentire i pensieri di Papa Francesco verso Maria, ha detto all'inizio don Maurizio, e così essere in comunione con Lui in questo momento?
Di seguito il pensiero omiletico.
Parole semplici che toccano il cuore e che sono legate alla festività della Visita di Maria ad Santa Elisabetta, per questo vorrei partire con alcuni pensieri che Papa Francesco ha detto nella sua omelia domenica scorsa visitando una parrocchia di Roma.
“il Parroco, nelle sue parole, ha detto Papa Francesco, mi ha fatto ricordare una cosa bella della Madonna. Quando la Madonna, appena ricevuto l’annunzio che sarebbe stata madre di Gesù, e anche l’annunzio che sua cugina Elisabetta era incinta - dice il Vangelo - se ne andò in fretta; non aspettò. Non ha detto: “Ma adesso io sono incinta, devo curare la mia salute. Mia cugina avrà delle amiche che forse l’aiuteranno”. Lei ha sentito qualcosa e “se ne andò in fretta”. E’ bello pensare questo della Madonna, della nostra Madre, che va in fretta, perché ha questo dentro: “aiutare”. Va per aiutare, non va per vantarsi e dire alla cugina: “Ma senti, adesso comando io, perché sono la Mamma di Dio!” No, Non ha fatto quello. E’ andata ad aiutare! E la Madonna è sempre così. E’ la nostra Madre, che sempre viene in fretta quando noi abbiamo bisogno. Sarebbe bello aggiungere alle Litanie della Madonna una che dica così: “Signora che vai in fretta, prega per noi!”. E’ bello questo, vero? Perché Lei va sempre in fretta, Lei non si dimentica dei suoi figli. E quando i suoi figli sono nelle difficoltà, hanno un bisogno e la invocano, Lei va in fretta. E questo ci dà una sicurezza, una sicurezza di avere la Mamma accanto, al nostro fianco sempre. Si va, si cammina meglio nella vita quando abbiamo la mamma vicina. Pensiamo a questa grazia della Madonna, questa grazia che ci dà: di essere vicina a noi, ma senza farci aspettare. Sempre! Lei è - abbiamo fiducia in questo - per aiutarci. La Madonna che sempre va in fretta, per noi.
Però trova anche il tempo per fermarsi….ci ricordava stasera il Vangelo nelle ultime parole “Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.” E per danzare e la pagina di Luca ha proprio illustrato “La danza delle donne nel cortile di casa, una delle più belle scene del Vangelo….. Una danza indubbiamente particolare, che segna l’ingresso di Dio nel mondo: due donne travolte dallo Spirito, inebriate dalla gioia che danzano e cantano la venuta di Dio in mezzo al suo popolo. La fede le avvolge e capiscono ciò che altri hanno solo intuito: Dio non si stanca del suo popolo, “Dio non si stanca di avere misericordia direbbe Papa Francesco”, Dio è fedele alle sue promesse, non viene meno alla sua Parola. Alla fine della Messa faremo coro proprio a questo canto di Maria, il Magnificat, per dire che è proprio vero, Dio non si è stancato di noi.
Concludiamo con le parole della preghiera iniziale di questa Messa, forse non le abbiamo ascoltate bene, le vogliamo assaporare di nuovo: “Dio onnipotente ed eterno, che nel tuo disegno di amore hai ispirato alla beata Vergine Maria, che portava in grembo il tuo Figlio, di visitare sant'Elisabetta, concedi a noi di essere docili all'azione del tuo Spirito, per magnificare con Maria il tuo santo nome.” Amen
Nella festa della tua visita a Santa Elisabetta torniamo a venerarti, o Maria, ai piedi di quest’effigie, che dalla Porta consente al tuo sguardo materno di benedire tutti coloro che passano di qui.
Siamo venuti qui, a renderti l’omaggio della nostra devozione sincera.
Riconoscenza per fatti e per una salvezza ormai antica, ma non meno per ciò che ci pesa oggi in questo nostro tempo.
A Te, primizia dell’umanità redenta da Cristo, finalmente liberata dalla schiavitù del male e del peccato, eleviamo insieme una supplica accorata e fidente:
Dirada le tenebre della tristezza e della solitudine, dell’odio e della vendetta.
Apri la mente e il cuore di tutti alla fiducia e al perdono!
Madre di misericordia e di speranza, ottieni per gli uomini e le donne del nostro tempo il dono prezioso della pace: pace nei cuori e nelle famiglie, nelle comunità e fra i popoli; pace soprattutto per quelle nazioni
dove si continua ogni giorno a combattere e a morire.
Siamo certi della tua intercessione anche per le parole dette da Papa Francesco,
Maria, “Signora che vai in fretta, prega per noi”
Maria, Regina della pace, Madonna della Porta e “porta della fede” che ci conduce a Dio, prega per noi peccatori adesso e nell’ora della nostra morte. Amen