Grande partecipazione per la Pasqua che ha sortito l’effetto Papa Francesco, tante le confessioni con relativa premessa: “Mi ha colpito il papa quando ha detto che la misericordia del Signore è infinita”.
In realtà forse anche complice il tempo che non ha permesso grandi uscite, la gente ha forse recuperato il ritrovarsi insieme in quelle relazioni familiari e amicali che negli ultimi tempi si erano forse sfilacciate.
Partecipata la domenica delle Palme con i suoi tradizionali riti dell’Ulivo, si è notato un incremento per la presenza in duomo per le Quarant’Ore di adorazione Eucaristica nei tre giorni precedenti il triduo pasquale, dove c’era sempre presente un confessore. Bella la conclusione serale del Miserere sia per la curata esecuzione dei canti, soprattutto di Lorenzo Perosi, sia per la profonda riflessione di don Giulio Boldrin il novello diacono. La Messa dell’Ultima cena e della lavanda dei piedi ha visto quest’anno diverse realtà della parrocchia, tra cui i cresimandi, i bambini della Prima Comunione, l’Azione Cattolica, gli Scout e alcuni papà che dava alla rappresentanza degli apostoli un vero senso di Comunità. Il Venerdì santo si è caratterizzato per l’appuntamento dell’Azione liturgica a San Valeriano e per la ricca liturgia della Croce a Santo Spirito con riflessioni preparate e profonde che hanno colpito i presenti. Come sempre motivata per chi vi partecipa la Veglia quest’anno segnata dall’imponente canto dell’Exultet non da parte di un diacono, ma del giovane Alessandro che con il suo bel canto ha toccato i cuori e affascinato l’assemblea. La domencia di Pasqua, ma anche il giorno dell’Angelo ha visto una foltissima partecipazione, tanto che tante persone non potendo entrare alle due Messe principali hanno ripiegato su quella serale che è stata sorprendentemente molto partecipata.
Alla fine una considerazione, certo non basta la Pasqua, non tutti hanno fatto Pasqua, ma l’avvento di Papa Francesco ha fatto sentire una chiesa vicina all’uomo semplice, ha raccorciato le distanze, ha espresso il desiderio di dare risposta alle inquietudini che oggi albergano per tanti motivi in tanti cuori.