Quel che il Signore esige da noi (cfr. Michea 6, 6-8)
Quest’anno la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani invita a riflettere sull’importantissimo e ben noto testo del profeta Michea:
“Quale offerta porteremo al Signore, al Dio Altissimo, quando andremo ad adorarlo? Gradirà il Signore migliaia di montoni e torrenti di olio? Gli daremo in sacrificio i nostri figli, i nostri primogeniti per ricevere il perdono dei nostri peccati? In realtà il Signore ha insegnato agli uomini quel che è bene quel che esige da noi: praticare la giustizia, ricercare la bontà e vivere con umiltà davanti al nostro Dio” (6, 6-8).
Venerdì scorso 18 gennaio a Gorizia nella Chiesa Metodista di via Diaz si sono date appuntamento molte persone tra le quali una quarantina tra ragazzi della cresima di Gradisca, catechisti e genitori. Abbiamo così potuto sperimentare un modo diverso di pregare assieme, nella semplicità e soprattutto in modo ecumenico. Una profonda riflessione sulla pagina dei due discepoli di Emmaus è stata proposta dal noto biblista don Santi Grasso e la liturgia di preghiera è stata presieduta da una Pastorale proveniente da Parma, da un pope ortodosso e dal Vicario Generale dell’Arcidiocesi.
Al termine della preghiera comune alcuni ha espresso il pensiero che sarebbe bello trovare l’opportunità in tutto l’arco dell’anno per esprimere il grado di comunione già raggiunto tra le chiese e per pregare insieme per il raggiungimento della piena unità che è il volere di Cristo stesso come è espresso dalla sua preghiera:”Ut unum sint” «perché siano una cosa sola».
Un particolare della storia della Settimana per l’Unità
La data tradizionale per la celebrazione della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, nell’emisfero nord, va dal 18 al 25 gennaio, data proposta nel 1908 da padre Paul Wattson, perché compresa tra la festa della cattedra di san Pietro e quella della conversione di san Paolo; assume quindi un significato simbolico. Nell’emisfero sud, in cui gennaio è periodo di vacanza, le chiese celebrano la Settimana di preghiera in altre date, per esempio nel tempo di Pentecoste (come suggerito dal movimento Fede e Costituzione nel 1926), periodo altrettanto simbolico per l’unità della Chiesa.