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Partenza ore 20,30 da Via di Borgo santa Maria Maddalena, (inizio di via Aquileia) fino al CIE (ex C.P.T.) di via Udine. A conclusione intervento di don Walter Milocco della CARITAS DI Gorizia.
Sarà particolare quest’anno la tradizionale “Via crucis delle famiglie” che si celebra in parrocchia, in quanto si concluderà sotto le mura dell’ ex C.P.T. La scelta lungi dall’essere polemica o strumentale, vuole unicamente non far dimenticare il problema che pur essendo forse innanzitutto di ordine politico, cioè inerente la vita della città, è soprattutto umano, perché solo quelle mura assistono a un dramma che si consuma ogni giorno. Quella quotidianità “vuota” difficile da riempire con dei significati, anceh se ultimamente si sono fatte delle piccole esperienze, soffocata dal disinteresse della caotica vita della società e delle istituzioni che fa emergere a volte con dei gesti eclatanti tutto il dramma umano ivi presente. Tutto mentre continuano gli sbarchi sulla nostra Penisola, le espulsioni e il calpestio dei diritti civili, talvolta anche di chi ha un regolare permesso di soggiorno. A stare a fianco dei migranti, specialmente al centro Goriziano della Caritas, ci si accorge che la situazione peggiora sempre più di giorno in giorno nel silenzio generale e tra l'agire dissennato di chi divide gli esseri umani con logiche e prassi che nulla hanno a che fare con la comprensione e la solidarietà. E’ rimasto di fatto inascoltato l’appello ancora di Giovanni Paolo II, in occasione della novantesima Giornata mondiale del migrante e del rifugiato:" Nessuno resti insensibile dinanzi alle condizioni in cui versano schiere di migranti. Nei campi dove vengono accolti sperimentano talora gravi restrizioni...". La Via Crucis ci porterà a meditare sulla storia di un uomo di duemila anni fa, ma tanto somigliante, per certi versi, a quella di tanti uomini e donne del nostro tempo. Anche Gesù Cristo fu colpito da una politica disumana, quella imperiale di Roma, anche il suo annunzio del regno di Dio, regno di giustizia e di pace, trovò il muro della repressione religiosa e politica, anche lui infine fu espulso fuori delle mura della città per essere crocefisso. A.T.
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COMMENTI DEGLI UTENTI (4)
katia il 14 aprile 2009
M
C
venerdi santo: La via Crucis cittadina La Via Crucis è partita dalla chiesa di S. Spirito con la prima stazione a cura del C.Pa.Pa fino ad arrivare alla stazione undicessima curata dal CVS, dove Gesù viene inchiodato sulla croce, il lettore del vangelo secondo Matteo è stata la signora Mandina, mentre il commento dalla referente Katia. Mentre i suoi aguzzini lo inchiodavano, Gesù chiedeva al Padre di perdonare ciò che stavano facendo. Oggi il soffrire è all'ordine del giorno specialmente se il malato, il disabile, l'anziano sono inchiodati alle loro croci e vengono scherniti, derisi, evitati, considerati dei diversi. In questo mondo, sembra che il malato sia una cosa inutile e che la sofferenza sia il più grave dei mali, invece, no! Il CVS ha scoperto che nei loro volti c'è tanta ricchezza e forza spirituale, possiamo derivare dal servire un fratello bisognoso o afflitto dalla malattia. Allora non comportiamoci come coloro che aspettano la morte di Cristo, non abbandoniamo chi soffre, aiutiamoli a non aver paura, ma aiutiamoli a far scoprire che Gesù ci è vicino.
Terminate le stazioni della Via Crucis ci siamo recati in Duomo portando la Croce sull'altare dove Don Maurizio ha pregato per tutti, mettendoci nelle sue mani affinche i nostri cuori producano frutti che possiamo rallegrarci in una speranza per portarla giosamente nel mondo.
Lidia il 04 aprile 2009
M
C
Via Crucis Penso sia stata una bella esperienza per tutti quelli che hanno potuto partecipare alla via Crucis del Borgo santa Maria Maddalena e hanno ascoltato con il cuore le riflessioni e le preghiere lungo il percorso...Qualcosa di grande sicuramente è rimasto.
parroco il 03 aprile 2009
M
C
Via Crucis Vorrei ringraziare " a caldo" tutti coloro che hanno voluto partecipare a questa Via Crucis, in particolare don Walter Milocco che conalcuni amici del Centro caritas del San Giuseppe hanno reso ancora più significativo il gesto di fede, quello di condividere la croce di tanti fratelli o, come ha detto don Walter nelal sua bellissima e pregante riflessioen davanti ai muri del CIE,quello di on perdere le opportunità che Dio ci offre nella storia presente. Possa il gesto di stasera non rimanere un fatto isolato, ma una sana provocazione a una più vera carità e solidarietà. Buona Pasqua a tutti! don Maurizio Qualizza
Mario Bressan il 03 aprile 2009
M
C
Grazie Grazie per la via Crucis di stasera è stato un bel momento d'incontro per la Comunità che può essere sempre Comunità con tutti.
Grazie Don Walter per il momento di riflessione davanti al C.I.E. - CARA di Gradisca e grazie a Don Maurizio per l'unione tra i popoli vissuta stasera lungo la via Crucis.
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