Partecipata liturgia presieduta da don Fausto Furlanut
Padre Enzo Poiana, rettore della Basilica del Santo, ha evocato la figura di Padre Bommarco
Una solenne liturgia ha segnato anche quest’anno la festa della Madonna del Carmine, venerata nel duomo di Gradisca.
La celebrazione da 11 anni diventa però momento di grata memoria per l’arcivescovo padre Antonio Vitale Bommarco che proprio in questa data mariana, di cui era molto devoto, venne a mancare dopo lunga malattia. La Messa arricchita dai canti dei Sacri Cantores Theresiani, è stata presieduta da don Fausto Furlanut che a Gradisca 52 anni fa mosse i primi passi del suo sacerdozio. Don Fausto nell’omelia si è soffermato sulla devozione che abbiamo verso Maria, ma soprattutto sull’amore materno che ella porta per noi, su Maria come strada sicura per arrivare a Gesù. Oltre a don Francesco, sacerdote della Chiesa di Otranto e al parroco concelebrava anche il rettore della Basilica pontificia di Sant’ Antonio di Padova, padre Enzo Poiana, che a conclusione del rito ha preso la parola evocando ai presenti la figura di Padre Bommarco e il “peso d’amore” che Egli ha avuto nella sua vita e nella sua vocazione.
Davvero tanti i fedeli presenti, nonostante un caldo insopportabile, invitati alla fine a fermarsi in canonica per festeggiare don Fausto nel giorno del suo settantasettesimo compleanno. Il taglio delle torte rituali e i brindisi con confidenze di amicizia spirituale con i presenti ha concluso la bella serata.