Ieri i fedeli gradiscani presenti alla Messa parrocchiale delle 11.15 nella chiesa di Santo Spirito, hanno potuto ascoltarlo e riabbracciarlo, dopo tanti anni di missione che hanno sforato anche i normali tempi per un sacerdote diocesano fidei donum. Ora don Flavio troverà qui nella sua Diocesi, la vera missione, un mondo bisognoso di riascoltare il Vangelo, di recuperare la freschezza originaria del Vangelo”, trovando “nuove strade” e “metodi creativi”, per non correre il rischio di imprigionare il Signore, l’annuncio di Lui, nei nostri “schemi noiosi”. Come ricorda Papa Francesco, occorre fare spazio ad una conversione pastorale e missionaria, per vincere il grande rischio del mondo attuale, quello di cadere in “una tristezza individualista”. Per questo da don Flavio ci aspettiamo qualcosa dell’esperienza africana, che pur nella marcata diversità di cultura e di storia, possa portare input e una luce in più alla nostra storia ecclesiale che vivivamo in questa terra isontina.