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Unità Pastorale di Gradisca d'Isonzo > LITURGIA> Vangelo della domenica
In questo tempo di vacanze e di ferie (non per tutti purtroppo) la pagina del vangelo di oggi riporta l’invito di Gesù al riposo, all’equilibrio. Il vangelo infatti dice che c'era tanta gente che (gli apostoli) non avevano neanche il tempo di mangiare. Potemmo dire una vita stressata, un vivere disumano, un fare esagerato … l’invito di Gesù suona allora come un gesto di umiltà innanzitutto, perché chi opera veramente non siamo noi, e tanto meno le nostre agitazioni, ma il Signore.
E con questo invito “Gesù mostra una tenerezza nei confronti dei suoi discepoli. Lo sguardo di Gesù va a cogliere la stanchezza, gli smarrimenti, la fatica dei suoi. Per lui prima di tutto viene la persona; non i risultati ottenuti ma l'armonia, la salute profonda del cuore.”
Qui potremmo fare una prima riflessione, quella cioè che spesso ci lasciamo anche noi come prendere dal vortice del fare, del lavoro, dei nostri interessi, del voler raggiungere un profitto, un risultato e questo con l’andar del tempo ci toglie l’anima, il senso delle cose e della vita. Questo capita anche nel campo del lavoro pastorale, ma correndo il rischio di dimenticarci che è Gesù, è lo Spirito santo che opera. Quell’invito «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’», diventa allora la richiesta a vivere anche la dimensione contemplativa nella vita, come Dio che nell’atto della creazione si riposò nel settimo giorno. L’invito è a riscoprire la domenica come spazio per una comunione più profonda con il Signore, certo la preghiera, l’Eucaristia … ma visti non come obbligo, bensì come occasione preziosa per ricevere quella forza, quella luce, quell’amore per stabilire con gli altri relazioni nuove, liberanti e segnate dalla fraternità, dalla solidarietà, dall’amore. Chiediamoci allora, di che sorta, di che qualità è fatta la nostra domenica cristiana?
E poi quando, scende dalla barca Gesù vedendo quella grande folla, come suo solito posa il suo sguardo sulla povertà, sui bisogni, sulle ferite, sulle attese di salvezza dell’umanità che lo circonda. E noi potremo chiederci, dove posiamo il nostro sguardo, lo posiamo su quella moltitudine che è lì ferità sul ciglio della strada, cioè della vita, della società e anche della comunità cristiana? O tiriamo via dritti come alcuni personaggi della ben nota parabola del Buon samaritano, o volgiamo lo sguardo dall’altra parte? Immagini che Papa Francesco ha usato a ogni piè sospinto in questi giorni passati nei suoi oceanici incontri in America Latina e così facendo ha seminato il buon seme della speranza, della fraternità, della pace. Ebbe compassione di loro, dice il Vangelo, il mondo ha bisogno di questa compassione, che sia la chiave del prossimo Anno Santo della Misericordia? don Maurizio
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Giovedì 25 aprile 2024 SAN MARCO, EVANGELISTA - FESTA
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DOMENICA 28 aprile 2024 V DOMENICA DI PASQUA - ANNO B
08:30 S. Messa a S. Spirito + [Eduardo, Maria, Gianni] 09:45 S. Messa a S. Valeriano + [Valerio, Liliana, Bruno, Caterina, Anna, Ruggero] 11:00 S. Messa a Farra 11:00 S. Spirito CRESIMA 18:30 S. Messa in Duomo
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